Comune di Modena
Servizio Pianificazione Urbanistica   POC MO.W
Piano operativo di Riqualificazione Urbana per il Quadrante di Modena Ovest
 



II.1 - POC Mo.W - Relazione illustrativa
Premessa | Rapporti con gli strumenti di pianificazione sovraordinati | Obiettivi generali | Contesto territoriale | Opportunità, criticità e vincoli: sintesi schematica | Il progetto per la città pubblica | Il progetto per la città costruita | Rapporto preliminare | Elaborati costitutivi

 

Il progetto per la città costruita

Interventi sul sistema infrastrutturale
La ricucitura del sistema stradale | La qualificazione della viabilità esistente | Reperimento di parcheggi di urbanizzazione secondaria | Interventi sulle sedi stradali esistenti
 
Le norme di trasformazione dei tessuti:
Obiettivi principali | Aree di intervento | Aree di trasformazione diffusa e puntuale (A1) | Aree di trasformazione con esigenze di disegno urbano coordinato (A2) | Aree di riequilibrio delle dotazioni territoriali (A3) | Livelli di intervento (Aree A.1) | Livello L1 - della conservazione | Livello L2 - della trasformazione conservativa | Livello L3 - della trasformazione | Livello L4 - della sostituzione edilizia | Le modalità perequative

 

Le norme di trasformazione dei tessuti
 

Livelli di intervento (Aree A.1)
 
Le condizioni più frequenti ed interessanti del Villaggio sono quelle caratteristiche delle aree A.1 di cui al § 7.2.2.a "Aree di trasformazione diffusa e puntuale (A1)", riconducibili - come descritto - alla presenza di edifici dalle caratteristiche tipologiche ricorrenti, su un lotto di dimensioni inferiori ai 2.500 mq., per i quali è generalmente ben riconoscibile, nelle forme e nei materiali, il linguaggio architettonico tipico degli anni della formazione del Villaggio.
 
Proprio a tale impianto urbanistico ed a tali edifici va ascritto in massima parte il carattere del Villaggio Artigiano: la sua organicità dell'insieme fatta di una stretta correlazione fra le singole parti; il suo disordine complessivo che deriva dall'uso nel tempo, ma nel quale sono ancora chiaramente leggibili le regole di occupazione del lotto: sono elementi che connotano questo tessuto, e che ne fanno una porzione di città ricca di storia e di identità.
 
Valori alla base del processo di rigenerazione: che da questi parte, attraverso norme che, più che per episodi di riqualificazione, lavorino in una logica di processo, in modo da consentire a questo tessuto di rinnovarsi nella continuità.
 
In questo senso si devono dunque intendere i quattro diversi livelli di intervento ammessi dalla norma in questi ambiti.
 
Tali livelli agiscono in una logica crescente di trasformazione dell'esistente, e, sinteticamente, consentono un ventaglio di ipotesi di intervento che vanno dal semplice adeguamento di ciò che già c'è, alla sua ristrutturazione con gradi diversi di reinterpretazione dell'oggetto di partenza, fino alla sostituzione edilizia laddove le condizioni esistenti non consentano un riutilizzo efficace, o non siano già rappresentative della tipicità del Villaggio.
 
A ciascun livello competono modalità di intervento che mirano all'ottenimento di specifici obiettivi morfologico/architettonici e di riuso funzionale.
 
 

Livello L1 - della conservazione
 
Il primo livello riguarda la conservazione e la manutenzione dell'esistente: ricomprende quella categoria di interventi volti a garantire rispondenza, funzionalità ed adeguamento dell'organismo edilizio esistente agli utilizzi consentiti dagli strumenti urbanistici vigenti.
 
Gli interventi possono essere attuati attraverso opere inquadrabili nelle categorie della manutenzione ordinaria o straordinaria nonché della ristrutturazione leggera.
 
Questo livello di intervento è finalizzato prioritariamente a consentire una risposta adeguata alle esigenze di adattamento e funzionalità delle attività già insediate, oppure di quelle attività insediabili ex novo in quanto già rientranti negli usi ammessi, con limitate opere edilizie.
 
 

Livello L2 - della trasformazione conservativa
 
Al secondo livello si collocano gli interventi definibili di "trasformazione conservativa": dal punto di vista della rigenerazione urbana, il risultato degli interventi di trasformazione conservativa L2 è quello del mantenimento, dell'ammodernamento e della valorizzazione delle caratteristiche urbanistiche ed edilizie d'insieme degli edifici del Villaggio Artigiano, basata sui caratteri di varietà e di occasionalità.
 
Obiettivo principale di questo livello di intervento è quello di consentire un rinnovamento dello stock edilizio del Villaggio Artigiano, attraverso una riqualificazione profonda degli edifici esistenti, anche mediante operazioni di demolizione e ricostruzione di un edificio nuovo che mantenga la sagoma dell'edificio esistente, conservando dunque il sistema dei rapporti dimensionali e volumetrici del tessuto, arrivando alla produzione di un organismo edilizio nuovo che prosegue ed aggiorna il processo evolutivo tipico del Villaggio Artigiano.
 
Rientrano in questo livello quegli interventi inquadrabili, per tipologia di opere edilizie previste, nelle categorie della manutenzione ordinaria e straordinaria, e della ristrutturazione edilizia, purché nel rispetto di sagoma e volumetria dell'edificio esistente.
 
 

Livello L3 - della trasformazione
 
Il livello di tipo L3 è applicabile nei casi in cui il mantenimento di sagoma e volumetria esistenti costituisce un vincolo difficilmente compatibile alla trasformazione dei lotti e degli immobili esistenti, cui pure viene riconosciuto un valore tipologico ed architettonico.
 
Per essere classificabile come L3, il progetto di trasformazione deve comunque valorizzare la tipicità del tessuto edilizio del Villaggio Artigiano, sia in termini di composizione ed articolazione volumetrica, sia in termini di mantenimento delle tipologie originarie, non escludendo tuttavia possibili modifiche o ampliamenti agli edifici esistenti.
 
Il risultato degli interventi di trasformazione L3 dovrebbe perciò essere quello della riconoscibilità, dell'ammodernamento e della valorizzazione delle caratteristiche urbanistiche ed edilizie d'insieme degli edifici del Villaggio, senza tuttavia il vincolo del mantenimento di sagoma e volumetria originarie.
 
Sono considerati interventi di trasformazione L3 tutti gli interventi inquadrabili, per tipologia di opere edilizie previste, nelle categorie della ristrutturazione edilizia o dell'ampliamento.
 
 

Livello L4 - della sostituzione edilizia
 
Premesso che le modalità di intervento proprie dei livelli precedenti L2 ed L3 sono auspicabili ogniqualvolta esse siano possibili, il livello di intervento L4 ha come obiettivo principale quello di consentire l'attuabilità delle trasformazioni in quei lotti in cui non sia riconoscibile alcuna tipologia edilizia rappresentativa del Villaggio Artigiano e dove, per motivate ragioni (morfologia del lotto, dimensioni e consistenza degli edifici esistenti, od altro), siano difficilmente praticabili le ipotesi di trasformazione nel rispetto dei limiti imposti dai livelli precedenti.
 
Sono considerati interventi di sostituzione L4 gli interventi di demolizione dell'esistente e successiva nuova costruzione.
 
L'intervento di tipo L4, o di sostituzione edilizia, consente dunque la realizzazione di un edificio "nuovo", nel rispetto delle condizioni dettate dalle Norme Tecniche di attuazione, che orientano il risultato finale ad un inserimento congruo nel tessuto del Villaggio Artigiano.


 
Interventi sul sistema infrastrutturale
La ricucitura del sistema stradale | La qualificazione della viabilità esistente | Reperimento di parcheggi di urbanizzazione secondaria | Interventi sulle sedi stradali esistenti
 
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