Comune di Modena
Servizio Pianificazione Urbanistica   POC MO.W
Piano operativo di Riqualificazione Urbana per il Quadrante di Modena Ovest
 



II.1 - POC Mo.W - Relazione illustrativa
Premessa | Rapporti con gli strumenti di pianificazione sovraordinati | Obiettivi generali | Contesto territoriale | Opportunità, criticità e vincoli: sintesi schematica | Il progetto per la città pubblica | Il progetto per la città costruita | Rapporto preliminare | Elaborati costitutivi

 

Opportunità, criticità e vincoli: sintesi schematica

Per il progetto della città pubblica:   Limitata presenza di aree pubbliche e di aree libere da edificazione | Potenzialità di trasformazione delle aree del Cavalcavia | La realizzazione del Viale del Cimitero | Le condizioni del tracciato ferroviario
 
Per la rigenerazione del Villaggio Artigiano:   Composizione proprietaria | Immobili: utilizzi, consistenza, flessibilità | Nuove forme di imprenditorialità | Attività a forte criticità ambientale | Spazi pubblici esistenti, spazi aperti
 
Previsioni e vincoli urbanistico/ambientali

 

A completamento della descrizione relativa allo stato di fatto, può essere utile evidenziare, in modo sintetico, quegli aspetti che possono costituire elementi di riflessione, vincolo o opportunità alle scelte di progetto.
Il riferimento è limitato alle aree rientranti nel perimetro di POC MO.W.
 

Per il progetto della città pubblica
 

Limitata presenza di aree pubbliche e di aree libere da edificazione
 
In primo luogo, fatte salve le aree destinate a sedime stradale, è immediato riscontrare la pressoché totale assenza di aree pubbliche all'interno del perimetro del POC MO.W.
L'unica area di proprietà pubblica non strettamente riconducibile al sedime delle urbanizzazioni primarie è l'area all'angolo di Via Emilio Po con via Bruini.
 
Le uniche aree di proprietà pubblica rientranti nel perimetro della variante sono state ricomprese in questa proprio in virtù del fatto che, appartenendo già al demanio comunale, potranno contribuire - attraverso meccanismi di permuta e di rilocalizzazione - ad una più efficace distribuzione delle aree a servizi, in relazione - soprattutto - ad un diverso e più permeabile assetto di questi tessuti a seguito della rimozione della barriera costituita dalla ferrovia.
 
Altrettanto limitata è la disponibilità di aree inedificate, che, generalmente, nell'ambito di azioni di riqualificazione possono essere considerate come le aree maggiormente vocate ad ospitare luoghi collettivi.
 
Da questo punto di vista, il sedime della ferrovia - di proprietà di R.F.I. - costituisce l'area "virtualmente" libera di maggiori dimensioni: il tratto incluso nel perimetro di variante ha una estensione di circa 1,5 km ed una superficie indicativa di circa 29.000 mq., con una larghezza media generalmente compresa tra i 12 e i 18 ml.
 
In ipotesi di possibili riusi e riprogettazioni del Cavalcavia stesso, è importante rilevare anche la presenza delle "sponde" del manufatto - di proprietà ANAS - che complessivamente occupano una superficie di circa 9.500 mq.: dimensione tutt'altro che irrilevante.
 
Assai limitata, per non dire quasi inesistente, è la disponibilità di aree libere o inedificate nei lotti privati.
Infatti, a parte il caso della ditta Saccomandi & Malagoli, la cui superficie fondiaria è per la maggior parte libera in quanto originariamente interessata dalla presenza di cisterne e depositi di olii e carburanti, cioè di manufatti che sono stati rimossi ed eliminati in concomitanza della dismissione dell'attività, praticamente tutti i tessuti edilizi ricompresi nel perimetro di variante risultano fortemente edificati, e le aree cortilive ridotte al minimo indispensabile per il funzionamento delle varie attività insediate.
 
Sono degne di note - per la loro estensione - le porzioni triangolari verso la ferrovia di due dei lotti più grandi presenti nel perimetro (SocFeder a nord, La Commerciale Acciai a sud), comunque parzialmente utilizzate come a deposito a cielo aperto di materiali.
 
Questa condizione di fatto, unita agli elevati indici di utilizzo del suolo già presenti nelle aree interessate, è uno degli elementi più critici del progetto.
In effetti, come già il Documento Programmatico per la Qualità Urbana (DPQU) ha illustrato in proposito, ed anche con quanto sintetizzato nell'elaborato I.4.AVisualizza la Tavola I.4.A - Dotazioni territoriali esistenti - scala 1:5.000 (in formato PDF)[PDF 12.686KB] e I.4.BVisualizza l'elaborato I.4.B - Dotazioni territoriali esistenti - schede analitiche (in formato PDF)[PDF 31.389], il tema da affrontare sta non tanto nel mero incremento quantitativo delle aree pubbliche disponibili (non è infatti questo il fattore critico), quanto e soprattutto in un sostanziale incremento della qualità degli spazi destinati ad accogliere la vita collettiva.
Qualità che potremmo ricondurre a due principali effetti da ricercare ed attuare nel progetto di riqualificazione:

  • incrementare il "rendimento" delle aree già disponibili: completando le aree pubbliche già esistenti (come ad esempio l'area a servizi della Madonnina, o le aree del Cimitero) oggi ampiamente sottoutilizzate; immaginando funzioni e servizi anche innovativi in grado di rispondere al meglio alle richieste dei cittadini e degli operatori; ricercando una più ottimale distribuzione geografica delle aree, rispetto ad un territorio profondamente modificato nei suoi rapporti tra le parti, una volta eliminata la ferrovia, ed anche vocato ad una sostanziale rigenerazione degli usi e delle funzioni;

  • ricercare un forte carattere identitario e simbolico di taluni spazi pubblici, affinché questi costituiscano - anche nella percezione fisica dei luoghi - elementi identitari e di riferimento nella rigenerazione urbana.


 
Per il progetto della città pubblica:   Limitata presenza di aree pubbliche e di aree libere da edificazione | Potenzialità di trasformazione delle aree del Cavalcavia | La realizzazione del Viale del Cimitero | Le condizioni del tracciato ferroviario
 
Per la rigenerazione del Villaggio Artigiano:   Composizione proprietaria | Immobili: utilizzi, consistenza, flessibilità | Nuove forme di imprenditorialità | Attività a forte criticità ambientale | Spazi pubblici esistenti, spazi aperti
 
Previsioni e vincoli urbanistico/ambientali
 
 
 
Vai su @  


 

 
   home | pug | prg storico | peep | pip | piani particolareggiati | piani di recupero | laboratorio della città | centro storico
cartografia | toponomastica | relazioni con le università | segreteria | cronologia delle pubblicazioni | amministrazione trasparente | mailing list
avvisi e bandi del Settore | pratiche edilizie | delibere | Monet | cerca