Comune di Modena
Servizio Pianificazione Urbanistica   POC MO.W
Piano operativo di Riqualificazione Urbana per il Quadrante di Modena Ovest
 



II.1 - POC Mo.W - Relazione illustrativa
Premessa | Rapporti con gli strumenti di pianificazione sovraordinati | Obiettivi generali | Contesto territoriale | Opportunità, criticità e vincoli: sintesi schematica | Il progetto per la città pubblica | Il progetto per la città costruita | Rapporto preliminare | Elaborati costitutivi

 

Il progetto per la città costruita

Interventi sul sistema infrastrutturale
La ricucitura del sistema stradale | La qualificazione della viabilità esistente | Reperimento di parcheggi di urbanizzazione secondaria | Interventi sulle sedi stradali esistenti
 
Le norme di trasformazione dei tessuti:
Obiettivi principali | Aree di intervento | Aree di trasformazione diffusa e puntuale (A1) | Aree di trasformazione con esigenze di disegno urbano coordinato (A2) | Aree di riequilibrio delle dotazioni territoriali (A3) | Livelli di intervento (Aree A.1) | Livello L1 - della conservazione | Livello L2 - della trasformazione conservativa | Livello L3 - della trasformazione | Livello L4 - della sostituzione edilizia | Le modalità perequative

 

Le norme di trasformazione dei tessuti
 

Aree di intervento:
Aree di trasformazione con esigenze di disegno urbano coordinato (A2)
 
Sono classificate come aree di trasformazione con esigenze di disegno urbano coordinato quelle porzioni di tessuto per le quali è particolarmente rilevante il raggiungimento di specifici obiettivi urbanistici: in termini di acquisizione e/o realizzazione di dotazioni territoriali particolari, oppure in ragione della necessità di coordinare gli assetti planivolumetrici rispetto al disegno complessivo ed al sistema degli spazi e delle opere pubbliche previste dal progetto.
 
Detti ambiti si attuano attraverso strumento urbanistico attuativo (PUA), rispetto al quale le presenti norme individuano i principali obiettivi da perseguire, nonché prescrizioni ed indicazioni per i successivi livelli progettuali.
 
Di seguito, per ciascuno degli ambiti individuati dalle norme, si esplicitano le ragioni della classificazione e i principali obiettivi della trasformazione; alle norme di attuazione è lasciato il compito di specificare eventuali regole specifiche di trasformazione dell'ambito considerato. La numerazione è la stessa riportata nelle norme di attuazione.
 
 

A2.1 - Socfeder

Socfeder Il comparto, attualmente occupato dallo stabilimento SocFeder, ha una estensione di circa 19.000 mq.
 
L'attività insediata (commercio e lavorazione di ferro e materiali derivati), seppure non impattante sotto lo stretto profilo ambientale, genera flussi di traffico non trascurabili, legati soprattutto all'approvvigionamento delle merci.
 
L'edificato esistente non si presta, per le sue dimensioni e caratteristiche, a ipotesi di riuso o reinterpretazione per destinazioni dell'uso diverse da quelle strettamente produttive. Non è ad esso peraltro ascrivibile alcun carattere architettonico meritevole di particolare attenzione.
 
Ad avvenuta dismissione del tracciato ferroviario, l'area si troverà in una condizione urbanistica radicalmente differente: il suo lato ovest, attualmente a ridosso della ferrovia, costituirà uno dei principali affacci verso il Cimitero, il nuovo viale di accesso e le aree verdi che ne costituiranno il completamento.
 
Pertanto, nella successiva progettazione, particolare attenzione dovrà essere rivolta proprio alla definizione ed alla migliore risoluzione di questa nuova opportunità.


 

A2.2 - Cavalcavia

Socfeder L'ambito è costituito dall'insieme delle aree racchiuse tra il Cavalcavia e la via Emilia, tagliate dal percorso della Diagonale.
Complessivamente esso occupa una superficie, escluse le aree di sedime del Cavalcavia, di circa 22.300 mq. Lo stato di fatto è costituito da differenti situazioni: alcune presenze residenziali, alcune attività artigianali/commerciali, diversi immobili dismessi.
 
L'ambito costituisce, dal punto di vista del progetto generale, una delle cerniere più importanti dell'intero percorso di riqualificazione, dal momento che qui si intersecano e sovrappongono la riapertura della via Emilia, il passaggio della Diagonale, l'avvio del Viale del Cimitero, ed opportunità di una importante trasformazione architettonica.
 
Per queste ragioni, la progettazione dell'area non è scorporabile da questi fattori, ed il suo assetto generale dovrà essere ulteriormente approfondito anche ricorrendo ad ipotesi Concorsuali, per le quali è attualmente in fase di verifica da parte della Regione Emilia-Romagna la proposta avanzata dal Comune nell'ambito del Bando regionale citato al § 2.2 "Coerenza rispetto al Documento di indirizzo per il quadrante urbano di Modena Ovest"
 
Il principale obiettivo della trasformazione urbanistica e architettonica è di conseguire un senso di forte centralità di questo ambito rispetto al tessuto urbano circostante, attraverso l'integrazione e la valorizzazione degli spazi pubblici esistenti e di progetto, nonché attraverso morfologie ed architetture in grado di costituire episodi significativi ed identitari della trasformazione.


 

A2.3 - Fonderie Cooperative

Socfeder Il comparto, attualmente occupato dallo stabilimento delle Fonderie Cooperative, ha una estensione di circa 19.000 mq.
L'attività insediata (fonderia) è senza dubbio una delle presenze più importanti nel Villaggio Artigiano, per estensione, dimensioni (gli edifici presenti sono i più alti e imponenti dell'intero Villaggio) e impatto ambientale ed urbanistico, in termini di movimentazione di merci generata.
 
L'area si trova in una condizione analoga a quanto già descritto per il comparto A2.1 Socfeder: anche in questo caso, l'intero suo lato ovest, che oggi è inevitabilmente un "retro" di attività industriale, con tutto ciò che ne consegue, si troverà nella prospettiva di trasformazione ad essere il fronte più interessante dell'intero comparto, potendo aprirsi verso il parco e la zona a servizi della Madonnina, in contiguità alla Diagonale ed al sistema di trasporto pubblico.
 
La progettazione di dettaglio dovrà pertanto cogliere in particolare questi aspetti, valorizzando e rafforzando il ruolo di fronte del lato ovest dell'area, ricercando la massima integrazione tra le nuove funzioni insediate, gli spazi pubblici, nonché con il futuro sistema di trasporto.
 
Nella trasformazione è auspicabile, per quanto sarà possibile, il mantenimento di un qualche elemento esistente o una sua reinterpretazione a memoria dell'attività di fonderia, ivi insediata fin dalle origini del Villaggio.


 

A2.4 - La Commerciale Acciai

Socfeder Il comparto, attualmente occupato dalla ditta La Commerciale Acciai S.p.A., ha una estensione poco inferiore a 26.000 mq.
L'attività insediata (commercio di ferro e derivati) presenta le stesse problematiche del caso A2.1 SocFeder, trattandosi sostanzialmente dello stesso campo di attività.
 
L'edificio esistente difficilmente si presta, per le sue rilevanti dimensioni, a ipotesi di riuso o reinterpretazione per destinazioni dell'uso diverse da quelle strettamente produttive.
 
Dal punto di vista urbanistico, vale quanto già descritto nel caso precedente per il sub-ambito A2.3 Fonderie Cooperative: a ciò va però aggiunto che il comparto costituisce di fatto il "termine" del Villaggio Artigiano e delle sue potenziali trasformazioni sul nuovo fronte della Diagonale.
Tale effetto va considerato anche in relazione alle potenzialità dei comparti A2.2 Cavalcavia.
Il lato sud del comparto si affaccia su via Nobili, che costituisce già oggi il principale asse in direzione est-ovest; tale ruolo è destinato inequivocabilmente a rafforzarsi con la prevista continuità verso est con via Uccelliera ed il suo prolungamento verso il PEEP Negrelli, configurando per questo nuovo asse il ruolo di principale viabilità di quartiere.
 
La progettazione urbanistica dovrà pertanto affrontare questi temi: la ri-definizione del fronte urbano su via Nobili, una forte integrazione con la Diagonale e con il sistema di trasporto pubblico a ovest, l'opportunità di rafforzare, attraverso opportune soluzioni morfologiche e architettoniche, il carattere di "termine" urbano delle trasformazioni.



 
Interventi sul sistema infrastrutturale
La ricucitura del sistema stradale | La qualificazione della viabilità esistente | Reperimento di parcheggi di urbanizzazione secondaria | Interventi sulle sedi stradali esistenti
 
Le norme di trasformazione dei tessuti:
Obiettivi principali | Aree di intervento | Aree di trasformazione diffusa e puntuale (A1) | Aree di trasformazione con esigenze di disegno urbano coordinato (A2) | Aree di riequilibrio delle dotazioni territoriali (A3) | Livelli di intervento (Aree A.1) | Livello L1 - della conservazione | Livello L2 - della trasformazione conservativa | Livello L3 - della trasformazione | Livello L4 - della sostituzione edilizia | Le modalità perequative
 
 
 
@  


 

 
   home | pug | prg storico | peep | pip | piani particolareggiati | piani di recupero | laboratorio della città | centro storico
cartografia | toponomastica | relazioni con le università | segreteria | cronologia delle pubblicazioni | amministrazione trasparente | mailing list
avvisi e bandi del Settore | pratiche edilizie | delibere | Monet | cerca