Comune di Modena
Servizio Pianificazione Urbanistica   POC MO.W
Piano operativo di Riqualificazione Urbana per il Quadrante di Modena Ovest
 



II.1 - POC Mo.W - Relazione illustrativa
Premessa | Rapporti con gli strumenti di pianificazione sovraordinati | Obiettivi generali | Contesto territoriale | Opportunità, criticità e vincoli: sintesi schematica | Il progetto per la città pubblica | Il progetto per la città costruita | Rapporto preliminare | Elaborati costitutivi

 

Il progetto per la città costruita

Interventi sul sistema infrastrutturale
La ricucitura del sistema stradale | La qualificazione della viabilità esistente | Reperimento di parcheggi di urbanizzazione secondaria | Interventi sulle sedi stradali esistenti
 
Le norme di trasformazione dei tessuti:
Obiettivi principali | Aree di intervento | Aree di trasformazione diffusa e puntuale (A1) | Aree di trasformazione con esigenze di disegno urbano coordinato (A2) | Aree di riequilibrio delle dotazioni territoriali (A3) | Livelli di intervento (Aree A.1) | Livello L1 - della conservazione | Livello L2 - della trasformazione conservativa | Livello L3 - della trasformazione | Livello L4 - della sostituzione edilizia | Le modalità perequative

 

Le norme di trasformazione dei tessuti
 

Aree di intervento:
Aree di trasformazione diffusa e puntuale (A1)
 
Sono ascrivibili a questa categoria quelle porzioni di tessuto che derivano dal primo processo di urbanizzazione, a partire dagli anni '50, e che sono costituite in prevalenza da opifici che occupano un proprio lotto di pertinenza, di dimensioni generalmente inferiore ai 2.500 mq. di superficie fondiaria.
 
E' quasi sempre leggibile uno stretto rapporto tra edificio, strada pubblica e spazi cortilivi; le tipologie edilizie sono riconducibili a pochi ricorrenti casi (capannone singolo direttamente, capannone con antistante edificio adibito ad alloggio e/o uffici).
 
Ciascun lotto è indipendente da quelli limitrofi, pur essendo chiaramente ricorrenti e riconoscibili alcune regole morfologiche e di impianto: condizione che contribuisce a conferire quel carattere di episodicità e al tempo stesso di identità al tessuto del Villaggio Artigiano.
 
In tali ambiti, sui singoli lotti, e sulle relative unità edilizie, sono previsti e sempre consentiti, a libera scelta del soggetto attuatore, quattro diversi livelli di intervento edilizio (di cui al successivo § 7.2.3 "Livelli di intervento (Aree A.1)") che hanno contenuti crescenti di trasformazione, comunque sempre finalizzati alla riqualificazione dei tessuti esistenti.


 
Interventi sul sistema infrastrutturale
La ricucitura del sistema stradale | La qualificazione della viabilità esistente | Reperimento di parcheggi di urbanizzazione secondaria | Interventi sulle sedi stradali esistenti
 
Le norme di trasformazione dei tessuti:
Obiettivi principali | Aree di intervento | Aree di trasformazione diffusa e puntuale (A1) | Aree di trasformazione con esigenze di disegno urbano coordinato (A2) | Aree di riequilibrio delle dotazioni territoriali (A3) | Livelli di intervento (Aree A.1) | Livello L1 - della conservazione | Livello L2 - della trasformazione conservativa | Livello L3 - della trasformazione | Livello L4 - della sostituzione edilizia | Le modalità perequative
 
 
 
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