Comune di Modena
Servizio Pianificazione Urbanistica   POC MO.W
Piano operativo di Riqualificazione Urbana per il Quadrante di Modena Ovest
 



II.1 - POC Mo.W - Relazione illustrativa
Premessa | Rapporti con gli strumenti di pianificazione sovraordinati | Obiettivi generali | Contesto territoriale | Opportunità, criticità e vincoli: sintesi schematica | Il progetto per la città pubblica | Il progetto per la città costruita | Rapporto preliminare | Elaborati costitutivi

 

Contesto territoriale

Inquadramento urbano e descrizione dell'esistente | Nucleo nord, del Cimitero | Nucleo centrale, del Cavalcavia | Nucleo sud, del Villaggio Artigiano | Assetto proprietario | Previsioni urbanistiche vigenti | Usi di fatto

 
Inquadramento urbano e descrizione dell'esistente

L'area oggetto di variante POC MO.W ha una forma grossolanamente triangolare, con il lato lungo appoggiato ad ovest sulla linea ferroviaria Milano/Bologna, attestata a sud sul sistema dei servizi del Polo Leonardo. Via Emilio Po e Strada San Cataldo ne costituiscono indicativamente il margine est.
 
Il perimetro cartografico è riportato nell'elaborato II.5 Visualizza la Tavola "II.5 - Sistema delle regole urbanistiche" (in formato PDF)PDF 2.673KB.
 
I tessuti urbani in esso ricompresi, da nord verso sud, comprendono le aree produttive con affaccio verso il Cimitero comprese tra Strada San Cataldo e la ferrovia; le aree nel "nocciolo" che si è venuto a costituire tra il Cavalcavia della Madonnina ed i rami interclusi della via Emilia; ed infine in massima parte sono costituiti dal cosiddetto Villaggio Artigiano, con la sua caratteristica forma triangolare delimitata dalla ferrovia e da via Emilio Po, che si conclude nel nucleo a ridosso di via Nobili.

Inquadramento urbano e descrizione dell'esistente

 

Nucleo nord, del Cimitero
 
Le aree limitrofe al Cimitero in realtà si trovano oggi da questo assolutamente separate per la presenza del tracciato ferroviario.
Si tratta di un tessuto quasi interamente a vocazione produttiva, che si attesta in parte con un fronte su Strada San Cataldo per i lotti più a nord, ed in parte su via Cabassi (uno dei rami interrotti della Via Emilia). Gli accessi ai lotti ed alle attività avvengono in effetti da queste strade, non senza qualche problema di impatto sul traffico locale.
 
E' da rilevare la presenza dell'azienda SocFeder, per la sua rilevante dimensione fondiaria (quasi 2 ha.), decisamente estesa rispetto al tessuto fondiario limitrofo.
 
Su via Cabassi, in una posizione particolarmente importante dal punto di vista del progetto complessivo, in corrispondenza dell'asse che congiunge virtualmente la via Emilia con l'ingresso al Cimitero Monumentale, si colloca un edificio a forma di U che ospita diverse attività artigianali e commerciali.
 
I lotti più a nord invece sono parzialmente interessati dal perimetro del rispetto cimiteriale.
 
In genere, lo stock edilizio è costituito da capannoni industriali, non particolarmente recenti, né in cui siano riscontrabili architetture di particolare riconoscibilità o valore.
 
Attualmente quasi tutti gli immobili risultano occupati ed in attività.
 

 

Nucleo centrale, del Cavalcavia
 
Le aree racchiuse dal Cavalcavia e dalla via Emilia sono riconducili a tre blocchi distinti.
 
Ad est, su via Tabacchi, sono presenti alcuni immobili artigianali (un magazzino edile, oltre ad un capannone dismesso) appartenenti ad una unica proprietà, oltre ad una presenza residenziale (piccolo condominio, di recente ristrutturazione).
 
Al centro, ma comunque ad ovest dei binari, è un piccolo triangolo delimitato da via Emilio Po, con presenze anche in questo caso di edifici artigianali, peraltro in gran parte vuoti o ampiamente sottoutilizzati.
 
Ad ovest, il nucleo è costituito da un edificio residenziale d'angolo tra via Emilio Po e via Cabassi, attorniato da immobili anche in questo caso produttivi, diversi dei quali anche in questo caso non utilizzati.
 
Complessivamente, l'area appare abbastanza degradata, per le condizioni attuali in cui si trova (è di fatto abbracciata da un cavalcavia che è oggi prevalentemente fonte di traffico e di inquinamento, e da una via Emilia interrotta, oltre che tagliata dalla linea ferroviaria), sia per il generale stato di trascuratezza ed in alcuni casi di degrado degli immobili e dei lotti esistenti.
 

 

Nucleo sud, del Villaggio Artigiano
 
Si tratta di aree a carattere prevalentemente artigianale e produttivo, che a partire dagli anni '50, con la nascita e lo sviluppo del Villaggio Artigiano hanno rappresentato la prima fase della crescita manifatturiera della città.
 
Al nucleo di primo impianto del Villaggio si sono nel tempo aggiunte altre espansioni, verso sud fino all'asse di via Nobili, e verso ovest con il confine obbligato del tracciato ferroviario.
 
Proprio la presenza del margine invalicabile della ferrovia ha sempre decretato un primo "termine" della città: città che poi "riprende" al di là della linea dei binari.
Su questa linea di demarcazione, nel corso degli anni, si è assestata una importante presenza dell'artigianato e dell'industria locale, che nel tempo, con la espansione della città, si è via via ritrovata in una posizione sempre più centrale, ottimamente accessibile.
 
Oggi, o più precisamente nell'immediato futuro, la dismissione della linea ferroviaria modifica radicalmente questa condizione: fatto che - come è ampiamente illustrato nel Documento di indirizzo - apre la strada ad importanti opportunità di trasformazione, per le quali la presente variante formula una serie di proposte.
 


 
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