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Opportunità, criticità e vincoli: sintesi schematica
Per la rigenerazione del Villaggio Artigiano
Attività a forte criticità ambientale
Tra le aziende che - viceversa - potremmo definire "storiche" nel Villaggio Artigiano, in una prevalente presenza di attività legate a forme di artigianato "classico", sono da registrarsi alcune aziende i cui cicli produttivi generano rilevanti impatti ambientali, che già si conciliano a fatica con il contesto attuale, e che, in ipotesi di riqualificazione diffusa, sempre più difficilmente potranno considerarsi congrue rispetto al sistema delle trasformazioni prospettate.
Le criticità sono riferibili sostanzialmente:
ad una tipologia di produzione particolarmente rilevante sotto il profilo strettamente ambientale, soprattutto per le emissioni prodotte (tipicamente il caso delle attività di fonderia), o per la potenziale pericolosità delle lavorazioni (galvanica, trattamento gas, ecc.);
alla logistica legata alla specifica attività, che può generare flussi di traffico problematici sia per la dimensione che per il numero dei mezzi coinvolti, in relazione al trattamento di merci particolarmente ingombranti (è il caso ad esempio delle aziende che trattano il ferro) o della necessità di frequenti o frequentissimi approvvigionamenti nell'arco delle 24 ore (come è il caso della distribuzione dei quotidiani).
In linea generale, possiamo notare come queste tipologie di attività, sia per le loro dimensioni, sia per i campi in cui operano, non sono così strettamente legate al contesto territoriale in cui si insediano: nel senso che, escludendo ovviamente gli aspetti meramente logistici, esse non generano particolari forme di integrazione con l'ambiente urbano limitrofo: effetto invece maggiormente riscontrabile per molte altre tipologie di attività insediate al Villaggio.
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