I.1 - Documento Programmatico per la Qualità Urbana Presentazione | Struttura urbana | Problematiche e opportunità | Concept plan | appendice 1: Trasporti e mobilità | appendice 2: Dotazioni territoriali e ambiente | appendice 3: Comunità

 

Struttura urbana

L'ambito urbano preso in considerazione, nel suo insieme, è solo in parte delimitato da confini precisamente definiti; in altri casi la delimitazione è invece assai più sfumata.
Però, in ogni caso, lo si può riconoscere come un ambito all'interno del quale sono in qualche modo apprezzabili gli effetti indotti dalle trasformazioni di progetto; anche se non tutto ciò che contiene, ovviamente, è direttamente oggetto degli interventi medesimi.
Indicativamente, si tratta di un ambito di circa 826 ettari di superficie urbanizzata, all'interno del quale i residenti sono attualmente 21500 in circa 9500 alloggi censiti; mentre i presenti attivi sono sicuramente più numerosi, per effetto delle varie attività produttive e terziarie insediate.
In termini percentuali, tale ambito rappresenta indicativamente il 20% dell'intera area urbanizzata di Modena, e comprende circa il 13% degli abitanti.
 
Questo ci dice che la densità abitativa rispetto alla media non è particolarmente elevata (26 ab/ha contro una media cittadina di circa 40 ab/ha); ed infatti, nel processo di trasformazione considerato, è compresa l'ipotesi di una certa densificazione residenziale, come meglio si dirà oltre.
Le aree urbanizzate hanno una prevalenza di destinazione urbanistica ad uso: residenziale e terziario diffuso nelle parti più centrali; produttivo e terziario specializzato, nelle fasce lungo la via Emilia in uscita dalla città, produttivo sul lato est a ridosso della linea ferroviaria; servizi e verde pubblico.
Si tratta evidentemente di un ambito urbano caratterizzato, al suo interno, anche da un netto principio di molteplicità funzionale, mediante un marcato mix degli usi urbanistici, e da una rilevante dotazione di spazi pubblici di servizio per usi collettivi.
Ciò dipende dal fatto che la periferia ovest, di per sé, ha presentato e presenta una condizione di maggiore complessità infrastrutturale, costituita dalla compresenza e dall'intersezione di importanti linee stradali e ferroviarie.
Ne è derivato, per tutta la direttrice di sviluppo, un impianto urbanistico eterogeneo, in qualche modo frammentato da tali linee, talvolta separato o intercluso, comunque al suo interno alquanto differenziato.
Il processo urbanizzativo, insomma, è venuto a procedere per tasselli distinti, magari anche in sé conclusi e ben riconoscibili, ma scarsamente relazionati, e caratterizzati dal permanere delle specifiche differenze e identità.
Questa città eterogenea, poi, deriva anche dal fatto che, nel processo formativo delle diverse componenti, più o meno episodiche ed occasionali, convivono e si mescolano parti prodotte da attuazione spontanea e parti derivanti da progetti di pianificazione.
Le une e le altre mantengono ancor oggi caratteristiche facilmente identificabili.