Comune di Modena
Servizio Pianificazione Urbanistica   Quadro Conoscitivo del Piano Regolatore
 


Principi generali del Progetto Ambiente

Comune di Modena - Settore Risorse e Tutela Ambientale
  ing. Alberto Muratori  
 

pianificazione urbanistica e pianificazione ambientale

principi generali

contenuti metodologici e aspetti operativi

tutela ambientale preventiva nella strumentazione urbanistica

progetti di settore e strumenti di verifica

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La fase operativa del progetto Ambiente: Progetti di Settore e Strumenti di verifica

Individuate le direttrici tematiche nel senso esposto ai precedenti paragrafi, la fase di impostazione preliminare del progetto Ambiente si è conclusa con la puntuale identificazione degli studi e delle indagini da sviluppare al fine di vedere effettivamente attuati tanto i Piani di Settore che gli "Strumenti di verifica".
 
Per portare a compimento in parallelo questa pluralità di studi, alcuni dei quali hanno richiesto l'impostazione di preliminari fasi d'acquisizione di dati conoscitivi, certo eccedenti, almeno sul piano quantitativo, le potenzialità operative del Settore Risorse e Tutela Ambientale, è risultata (necessaria la definizione di un'apposita struttura operativa/organizzativa, che lasciando al Settore le funzioni di coordinamento generale e le responsabilità di direzione tecnica delle singole ricerche, prevedesse tuttavia il ricorso a qualificate consulenze professionali (ingg. A. Biondini e M. Grana per il censimento e la riclassificazioie del reticolo idrografico minore; arch. F. Alagna per il progetto di recupero e valorizzazione delle fasce fluviali; prof. V. Francani e collaboratori per la definizione delle zone di protezione delle captazioni idropotabili); ad una convenzione con l'Istituto di Geologia dell'Università per la redazione della cartografia geologica obbligatoria per gli strumenti urbanistici, e per una consulenza finalizzata alla redazione della cartografia tematica relativa alla vulnerabilità; e, infine, all'attivazione di incarichi di borsa di studio per gli studi riconducibili alle tematiche di idraulica del territorio e di tipo geologico, geotecnico e geomorfologico.
 
Durante tutto il corso delle elaborazioni il Comitato Tecnico Scientifico per lo sviluppo delle politiche di settore in campo ambientale (prof. R. Gelmini, ing. L. Moratti, ing. A. Muratori, prof. M. Pellegrini, dott. A. Zavatti), ha svolto funzioni di referenza e garanzia scientifica, essendo stato ciascuno dei suoi componenti designato "relatore" per uno specifico ambito disciplinare, restando il coordinamento complessivo del Progetto Ambiente affidato al Capo Settore Risorse e Tutela Ambientale.
 
Nè vanno trascurati; nel riferimento agli aspetti organizzativi ed operativi, i contributi derivanti da linee di ricerca attivate indipendentemente, ma contestualmente agli studi per il progetto Ambiente, sia ad opera dell'Amministrazione comunale (es.: Piano di Risanamento e riordino della rete fognaria urbana ed extraurbana) sia da altri organi, come la cartografia sul rumore urbano elaborata dall'USL n. 16 (settori Fisico Ambientale ed Igiene Ambientale) o lo studio sulla vulnerabilità degli acquiferi della pianura padana tuttora in corso ad opera di un'unità operativa del CNR - gruppo catastrofi idrogeologiche - costituita presso l'USL n. 16, con la quale è intervenuto un proficuo rapporto di collaborazione e di scambio di dati conoscitivi.
 
Il programma di lavoro sviluppato è riassunto nel prospetto di seguito riportato, nel quale sono riportati i titoli degli studi effettuati raggruppati per ambiti tematici:

Campo .d'interesse Progetti di settore Strumenti di verifica
Geologia
Geomorfologia
Geotecnica
- cartografia geologica obbligatoria per strumenti urbanistici                                    
- c.t. geotecnica portanza suoli
- c.t. idromorfologia del territorio                                    
 
Idraulica del territorio
- censimento e riclassificazione reticolo idrografico minore                                    
- c.t. relativa alle condizioni di carico idraulico dei bacini urbani ed extra urbani
 
Vulnerabilità acquiferi
- definizione zone di protezione e captazioni idropotabili e relative norme di tutela
- piano spandimenti liquami zootecnici
- c.t. vulnerabilità intrinseca
- c.t. rischio inquinamento                                                    
 
Pianificazione risorse naturali
- piano delle aree di riserva per l'espansione delle captazioni idropotabili
- piano di recupero e valorizzazione delle fasce fluviali
- piano attività estrattive
   
 
-----------                                                                    
 
Nodi dell'Ambiente urbano
- piano delle discariche controllate
- piano insediamenti autorottamazione
- normativa relativa agli impatti delle attività produttive e di servizio nel tessuto insediativo
- Cartografia tematica del rumore urbano                                                                    

Si tratta in sostanza di quindici linee di ricerca, tra "progetti di settore" e "strumenti di verifica" - nel merito dei cui contenuti si entrerà nei prossimi capitoli -, alcune tra loro strettamente interconnesse, altre caratterizzate da larghi margini di autonomia, ma tutte incardinate dalla rispondenza a preordinati obiettivi, ed accomunate dall'appartenenza ai cinque filoni tematici cui è possibile ricondurre i diversi problemi ambientali del territorio modenese che presentano documentabili valenze urbanistiche.
 
In questi cenni introduttivi basterà appena richiamare l'attenzione sul fatto che fra le svariate linee di ricerca, alcune risultano propedeutiche a diverse altre: così ad esempio la cartografia geologica obbligatoria per strumenti urbanistici ai sensi della circolare regionale 11.2.1983, prot. n. 1288, che in quanto tale può essere classificata come "progetto di settore", riveste per altro importanza fondamentale per tutta una serie di studi, restando a fondamento tanto del, Piano delle Discariche Controllate, quanto del Piano degli Spandimenti dei Liquami Zootecnici, quanto del Piano delle Attività Estrattive; per non dire del suo ruolo nei confronti di alcuni strumenti di verifica, dalla cartografia tematica relativa alla caratterizzazione geotecnica, a quella sulla vulnerabilità all'inquinamento degli acquiferi.
 
I Progetti di settore, quando non di tipo assolutamente particolare, come nel caso della già citata "cartografia geologica obbligatoria", o della "normativa relativa agli impatti delle attività produttive e di servizio nel tessuto insediativo" presentano in genere implicazioni tanto sul piano della zonizzazione che della normativa; gli strumenti di verifica, costituiti da carte tematiche alla cui luce verificare la coerenza ambientale delle opzioni pianificatorie, ovvero operare la scelta tra diverse possibili alternative, se letti in termini assoluti, e quindi al di fuori dell'utilizzo già illustrato connesso alla valutazione di scelte specifiche su cui operare un giudizio di ammissibilità, possono risultare essi stessi portatori di suggerimenti normativi, o di vincoli da esplicitarsi sulla cartografia del PRG, ovvero in grado di condizionarne gli strumenti attuativi è questo il caso della cartografia tematica relativa alle condizioni di carico idraulico dei bacini di scolo urbani ed extraurbani, rispetto al P.P.A. (Programma Pluriennale di Attuazione).
 
Soprattutto nel campo degli "strumenti di verifica" le cartografie fin qui messe a punto non esauriscono le possibilità di lettura incrociata e di elaborazione dei dati acquisiti: in vista della "versione operativa" del PRG sono in corso di formazione la carta tematica relativa alle zone "ambientalmente sensibili", che correlando aspetti morfologici, condizioni idrogeologiche e geotecniche, trend del fenomeno di subsidenza, situazione di carico idraulico, risulterà propositiva di prescrizioni e vincoli per le singole zone omogenee individuate in sede di versione strutturale del PRG; ed una più puntuale versione della carta del rischio, che su un supporto di base a scala più dettagliata (1:10.000) e sulla scorta di un più articolato punteggio da attribuire ai "pesi" delle attività antropiche costituirà significativo presupposto - unitamente alla matrice relativa ai parametri urbanistici ed ai coefficienti ambientali di cui in precedenza si è detto - per la selezione delle attività da consentire nei diversi contesti, e per la definizione dei limiti e vincoli al consolidamento, quando previsto, delle zone già insediate.
 
Nè va sottaciuto che nel corso del certo non breve periodo, durante il quale si è acquisita, sistematizzata ed assoggettata ad analisi "mirate" una formidabile massa di dati conoscitivi sul territorio e sui parametri ambientali, il Progetto Ambiente ha finito in parte per debordare dal suo originario campo di definizione - la dimensione urbanistica -, per porsi come catalizzatore di una più pregnante interazione tra scienze ambientali e strumenti - nel senso più lato del termine - di disciplina del territorio e della attività che su di esso si esplicano, quali possono essere, ad esempio Piani attuativi, Regolamenti, procedure autorizzatorie, funzioni di controllo: così da rendere i coefficienti ambientali capaci di più significativi influssi, anche sulla gestione del "quotidiano".
 
I capitoli successivi che illustreranno partitamente e separatamente "Progetti di Settore" e "Strumenti di verifica" seguono l'ordine degli ambiti tematici precedentemente esposti, a partire dagli aspetti geologici/geomorfologici e geotecnici, per trascorrere al tema dell'idraulica del territorio e concludersi, dopo aver trattato delle problematiche della vulnerabilità degli acquiferi e della Pinificazione delle risorse naturali con le tematiche relative ai nodi dell'ambiente urbano.
 

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