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Pianificazione delle Risorse Naturali
Il tema della pianificazione delle risorse naturali attiene a tre elementi principali; acque sotterranee, aste fluviali, materiali litoidi.
Per quanto riguarda l'acqua sono stati esaminati a fronte della necessità di proteggere da eventuali inquinamenti le fonti di approvvigionamento per uso potabile, due aspetti prioritari; il primo ha riguardato la definizione di porzioni di territorio opportunamente normate a protezione delle opere di presa; il secondo la individuazione di aree con caratteristiche idrogeologiche ed idrochimiche ottimali da riservarsi per l'espansione futura dei campi acquiferi, fermo restando, nella politica programmatoria dello sviluppo acquedottistico, l'attivazione del nuovo campo acquifero di San Cesario.
Da quest'ordine di considerazioni deriva pertanto il "Progetto di Settore" denominato "Individuazione delle aree di espansione dei Campi acquiferi".
Le aste fluviali rappresentano ormai per i territori di pianura le uniche emergenze naturali significative oggi rilette non più solo come beni da difendere assunte attraverso opportune strategie di valorizzazione come fattori propulsivi della pianificazione dell'assetto del territorio.
In quest'ottica si inquadrano i progetti di valorizzazione e recupero delle fasce fluviali che riguardano nello specifico i percorsi dei fiumi Secchia, Panaro e del Torrente Tiepido.
In tal senso si è elaborato il progetto di Settore denominato "Recupero e valorizzazione delle fasce fluviali".
Per quanto attiene alla pianificazione delle attività di estrazione dei materiali litoidi essa verrà diffusamente trattata nell'ambito della redazione del nuovo Piano delle Attività Estrattive che peraltro necessita di ulteriori approfondimenti sia per quanto riguarda gli aspetti tecnici sia per le implicazioni normative che allo stato attuale trovano elementi di contrasto con quanto proposto dal Progetto di Piano Paesistico Regionale.
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