Politecnico di Milano - Dipartimento di Scienze del Territorio
Laboratorio Metodi e tecniche di Pianificazione Urbanistica - Sezione Commercio e Territorio

Laboratorio di Tesi "Rapporti commercio e Territorio"

Evoluzione dei centri di vicinato nel sistema della distribuzione commercialie di Modena: gli strumenti attuativi necessari in un progetto pilota

Modena ha visto crescere il proprio settore commerciale a partire dai primi anni '80 quando, ad un consistente numero di piccole attività di vendita, per la maggior parte concentrate nel centro storico, si sono sommati 10 centri commerciali di vicinato (C.d.V.). Distribuiti su tutta l'area comunale, queste strutture intermedie sono nate come centri integrati commercio, artigianato e servizi sociali. Localizzati nel baricentro di tessuti residenziali, utilizzando l'inserimento di un supermercato, come polo d'attrazione al loro interno, rispondono al concetto di "negozio sottocasa", svolgendo essenzialmente un servizio di prossimità. Infine, il sistema distributivo del comune di Modena conta tre ipermercati, sorti nell'ultimo decennio.
Il quadro complessivo che ne emerge è quello di una realtà avanzata, caratterizzata da un'ampia varietà di forme distributive, dalla quale il consumatore può trarre notevoli vantaggi. Purtroppo però l'impatto della GDO con il piccolo e medio dettaglio ha generato situazioni critiche.
Gli elementi di questo sistema che ne hanno maggiormente risentito sono i Centri intermedi, alcuni dei quali per reggere economicamente hanno bisogno di volumi di vendite che oggi non raggiungono. Questi, impoveriti dalla dispersione di spese orientate verso i più accattivanti Iper, impongono la necessità di ripensare al loro "ruolo" urbano. Inoltre con la promulgazione della nuova legislazione (DLGS n.114/98), grazie alla quale si è affermata l'idea che "la difesa del consumatore/cittadino consiste anche nella difesa del territorio e delle relazioni umane", rivitalizzare il sistema dei centri di vicinato significa arrestare il declino dei luoghi in cui questi svolgono la loro attività.
Oggi i C.d.V. per recuperare il proprio ruolo commerciale e spazio urbano devono trasformarsi. Questa trasformazione dovrebbe coinvolgerli globalmente, attraverso interventi coordinati dalla Amministrazione ed individualmente, applicando proposte approntate caso per caso e cercando di rispondere a tutte le condizioni che concorrono a determinarne la produttività. "Puntare al loro mantenimento ed al loro rafforzamento significa salvaguardare un vero e proprio sistema di servizi sul territorio".
Il programma di questa ricerca, dopo una fase iniziale d'analisi sugli studi più recenti, relativi al sistema distributivo modenese, si propone di "fotografare la realtà" procedendo attraverso due tipi d'indagini complementari:

• sviluppo di una cartografia capace di interfacciare informazioni relative a settori specifici

• sopralluoghi ed interviste.

L'obiettivo di questa fase sarà la formazione di una serie di mappe "semantiche", dalle quali dovrà essere possibile ricavare considerazioni, riflessioni ed indicazioni relative ai singoli Centri ed al loro contesto d'appartenenza.
La fase successiva del lavoro si concentrerà sui casi più significativi, emersi dallo studio precedente.
Passando attraverso osservazioni ed interpretazioni di carattere generale, lo studio di questi casi intende sviluppare una riflessione sugli strumenti attuativi di programmazione urbanistica, finanziamento, gestione, sviluppo economico di un C.d.V., o meglio sulla "struttura invisibile" che ne consente la realizzazione, il funzionamento e la prduttività.
Dall'analisi dei limiti e delle potenzialità dei vari strumenti esistenti, la ricerca si propone di giungere a prefigurare una serie di provvedimenti in grado di favorire la "metamorfosi" dei C.d.V. già operanti e la realizzazione di quelli nuovi.