|
Università di Firenze Facoltà di Architettura - Dipartimento di Urbanistica
Laboratorio di Tesi "Abitare Modena"
Progettare la via Emilia a Modena
Il progetto della strada nel piano urbanistico, i problemi, le potenzialità e le prospettive.
Il "progetto di strade" è ormai uno dei temi più frequenti nei dibattiti di pianificazione urbanistica, se ne sottolineano l'importanza e il ruolo centrale nella riqualificazione della città esistente e nella definizione della città in trasformazione.
Se pensiamo ai piani dell'espansione, la viabilità rappresenta in primo luogo la possibilità di transito e accesso alle aree da urbanizzare (strada-infrastruttura) e nel piano urbanistico ci si muoveva per rispondere quasi esclusivamente a questa funzione.
In alcuni piani di trasformazione di più recente realizzazione (Piano per Piacenza...), la strada esistente e di nuova previsione diventa uno degli spazi pubblici di maggiore importanza messo in gioco dalla più generale strategia di riqualificazione. Consideriamo ora la Via Emilia, una delle più antiche strade dell'Emilia-Romagna, voluta dal console Emilio Lepido nel 187 a.c. quale asse di congiunzione tra Ariminum e Placentia, lungo la quale si costituirono alcuni tra i più significativi insediamenti della regione. Oggi questo importante asse di comunicazione presenta fortissimi problemi di caoticità, manifesta da una parte un'evidente scollatura dal connettivo circostante nelle periferie e nelle zone extraurbane, dall'altra una perdita di ruolo (aggregativo, funzionale...) nei centri storici.
La Via Emilia a Modena mostra segni evidenti di questa tendenza, asse transitabile per eccellenza, vede sempre più marcato il suo carattere economico-produttivo, poco attento alle problematiche sociali e agli aspetti puramente formali che distinguono le "cose belle" dalle "cose anonime".
Solo il breve tratto che attraversa il centro storico si propone come spazio pubblico a completa fruizione dei cittadini, ma ironicamente, mentre il "non luogo" della strada periferica vive, Via Emilia Centro ottimizzata per soddisfare le richiesta di aggregazione e svago, stenta a sopravvivere.
Ci si domanda se una progettazione integrata della Via Emilia nell'ambiente urbano attraversato, potrebbe riconsegnare a questa strada il ruolo e il significato che le spetta in quanto asse portante della struttura della città.
Ipotetica l'analisi della Via Emilia a Modena
Individuazione e definizione dell'ambito di ricerca, ossia stabilire lo spessore da indagare
Analisi storica, quale tentativo di spiegazione dell'attuale forma urbana
Analisi delle politiche di piano, per una spiegazione dell'attuale stato funzionale
Analisi della funzione e dell'importanza della strada all'interno della rete stradale regionale
Analisi dell'ambiente urbano attraversato per comprendere le dinamiche della strada nel contesto cittadino
Analisi della qualità degli spazi pubblici inerenti la strada (progetti di riqualificazione realizzati e non)
Analisi della compatibilità tra la strada e:
- le funzioni di comunicazione e attraversamento
- le attività locali
- la sosta dei veicoli e il volume del traffico veicolare, ciclabile e pedonale
- la sicurezza dei cittadini e dei visitatori
- le attività aggregative
Per ciascuno di questi fattori è necessaria un'indagine finalizzata alla comprensione dei fenomeni che investono questo "ambiente stradale".
Obiettivi:
Rinascita delle attività umane lungo i tratti periferici della Via Emilia, con ipotetici ampliamenti degli spazi per la loro fruizione, l'arredo e il "verde" e valorizzazione di alcuni siti posti in luoghi strategici, non solo per restituire dignità a luoghi urbani degradati dal traffico e dagli insediamenti produttivi, ma anche per rivitalizzare quelle zone più centrali (es.: largo Garibaldi è un esempio di spazio snaturato dal traffico, non più piazza e porta orientale della città storica, ma area destinata alla circolazione carrabile incurante delle attività umane che comunque vi si svolgono).
Sicurezza per ciclisti e pedoni con l'ampliamento delle aree a loro riservate e miglioramento della salubrità dei percorsi pensando a tracciati alternativi
Fluidità dei veicoli in attraversamento, con movimenti che devono effettuarsi a basse velocità
Progetto urbanistico di un'area strategica: Largo Garibaldi (Ipotesi)
|
|