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Parchi e verde urbano il futuro della città è scritto nel verde
Politecnico di Torino Facoltà di Architettura |
anno 2005 |
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Coordinatore prof. Paolo Castelnovi |
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Claudia Cassatella Teresa Corazza |
Gruppo di lavoro
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Nadia Barale Paolo Corino |
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Il verde, grande assente nel progetto della città italiana del dopoguerra può diventare il leit motiv che ridisegna e dà uno stile allo spazio pubblico della città fuori dal centro storico.
Per questo gli interventi edificatori vanno organizzati in modo che il segno del verde risulti sistematico ed integrato dalla scala territoriale a quella urbana, del quartiere e della residenza.
Il territorio tra l'Appennino e il Po, con i suoi gradienti ambientali, colloca Modena in una posizione di cerniera, tra le aree a sufficiente permeabilità ambientale e il deserto naturale della piana dell'insediamento, delle infrastrutture e della agricoltura intensiva.
Il sistema delle acque e il progetto degli spazi ancora aperti intorno alla città costituisce l'ultimo elemento di connessione che ricompone il sistema ecologico sull'asse nord/sud.
Per questo il ruolo del verde urbano e periurbano ha un'importanza territoriale e non solo per la città.
E' una strategia complessa, da realizzare man mano che si costruisce la città imponendo interventi di compensazione che possano lavorare verso il raggiungimento di alcuni obiettivi, tra i quali possiamo annoverare:
il completamento del sistema radiale delle greenway formate dai percorsi ciclabili (A) con meta le rare zone naturali (B) e gli insediamenti esterni di interesse storico (C),
il potenziamento e la mitigazione dei maggiori nodi infrastrutturali (D), - la costruzione di una cintura di verde periurbano (E) connesso con i grandi parchi urbani interni (F).
Il progetto ha affrontato anche una possibile ipotesi progettuale per il Parco Ferrari.
Le suggestioni per realizzare qui un luogo centrale per la città riprendono il segno di J. Jellicoe per il grande lago canale che attraversa il parco longitudinalmente (A), e che consente di demarcarne fisicamente due porzioni distinte: ad ovest quella dedicata propriamente al verde, ad est quella delle grandi attrezzature urbane: l'affaccio di attrezzature culturali e per il tempo libero sormontate da terrazze (B) sul grande green centrale (C) e sul lago (D).
Ad esse si aggiungono un segno di ingresso a sud con la cascata del canale e la porta con vista sul lago (E).
Una connessione importante con il futuro completamento urbano ad est (F), e soprattutto la valorizzazione del fronte della via Emilia, di cui viene mantenuta la parte dei rilevati alberati già impiantata (J), con ingressi che valorizzano gli angoli nordest e nordovest (G), una grande promenade alberata (H), attrezzature per eventi e mostre all'aperto e al chiuso (K).
Le ipotesi di masterplan di lungo periodo per l'ampliamento della città a sud, nel contesto urbano del verde e delle connessioni viarie ed ecosistemiche, comporta l'estensione di alcuni criteri pensati per l'intera città, che sono qui applicabili in modo ottimale nello schema di impianto urbanistico:
Il sistema delle accessibilità è ovviamente in continuità con l'armatura urbana principale entro cui si distinguono i due sistemi di connessione:
i grandi assi di percorrenza del traffico veicolare (sezione 24 metri), per lo più mitigati da una fascia verde di circa 50 metri, con sovrappassi per le ciclabili e gli assi tranviari;
gli assi privilegiati per il movimento ciclopedonale, con traffico a velocità controllata e grandi marciapiedi, formati dai boulevard (sezione 48 metri) dalle vie commerciali, porticate, dai viali alberati principali e dalle piazze con servizi;
le strade di penetrazione interna, con sezione 15 metri, comunque ombreggiate da una doppia alberatura, pur di minore dimensione rispetto ai viali.
Il nuovo tessuto urbano è strutturato dallo spazio pubblico. Nello spazio pubblico il verde dei viali alberati, dei giardini di vicinato (verde chiaro) e dei parchi di quartiere (verde scuro), distribuiti con regolarità, costituisce un connettivo importante sul quale si affaccia una parte importante degli edifici.
Il disegno del verde, dei percorsi e dei fronti edificati assesta e rispecchia nella misura massima possibile le risorse preesistenti, in termini di vie d'acqua, di sezioni stradali e di edifici non sussidiari o degradati, assecondando utilizzi in progress di aree già in parte compromesse.
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