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Comune di Modena: Assessorato alla Programmazione e Gestione del Territorio
 
L'impegno della partecipazione
 
Le ragioni di un percorso | Progetto urbano, progetto di urbanità | Il laboratorio della città | La costruzione del Progetto Urbano | L'impegno della partecipazione | Star bene in città | Verso il nuovo Piano Strutturale
 

Tutta l'attività progettuale del Laboratorio, in ogni caso, si sviluppa attraverso un metodo positivo, basato sul dialogo e sul coinvolgimento dei diversi punti di vista, che inevitabilmente s'incrociano sul progetto della città; anche facendo emergere i problemi e le contraddizioni.
Ed è bene che sia così.
 
Si applica, insomma, la buona pratica dell'urbanistica riflessiva, come s'è detto: quella che impara nel corso dell'attività stessa, adeguandola ai risultati via via raggiunti.
 
E' assolutamente importante, in quest'attività, ogni sforzo per richiamare l'attenzione degli abitanti sulle varie questioni aperte e sulle diverse proposte alternative messe in discussione, in modo da stimolarne la partecipazione effettiva (che peraltro a Modena non manca, data la diffusa sensibilità civile dei modenesi).
 
Cari luoghi dove. Quante città ci sono. Quante città ci servono. Ognuno ha sempre molte buone ragioni da far valere, e altrettante buone ragioni per ascoltare quelle degli altri.
 
Allo scopo di provocare un più ampio coinvolgimento, durante il corso delle elaborazioni progettuali del Laboratorio, è stata organizzata una pubblica discussione sotto forma di Talk Show televisivo, a cui è stato dato il titolo pucciniano: Cari luoghi dove... (2007).
 
In quell'occasione un urbanista/comunicatore (F. Mangoni) fungeva da conduttore, rivolgendo ai partecipanti domande dirette sulla vita in città: le case, le strade, il verde, i servizi; ma anche l'estetica, la comodità, la sicurezza, la partecipazione.
Si è parlato della situazione attuale, ma anche delle prospettive dello sviluppo futuro.
 
Il Talk Show si è svolto nella Palazzina Pucci, che già da quel momento si candida a diventare - scelta molto emblematica - la sede permanente del Laboratorio della Città.
 
Si è poi deciso di andare un po' più in profondità con la consultazione-partecipazione, ricorrendo alla tecnica del sondaggio d'opinione su basi statistiche.
Il questionario, non generico ma su temi specifici del progetto urbano, composto di dodici domande a risposte multiple, è stato sottoposto a un campione statistico pesato di circa 850 cittadini modenesi, raccogliendo un insieme molto articolato di risposte.
 
La metodologia dell'inchiesta e dell'interpretazione delle risposte sono state curate dall'Ufficio Ricerche del Comune di Modena.
Certamente si è trattato di un'iniziativa non consueta, tutt'altro che banale.
 
La città degli abitanti I risultati ed il loro commento analitico sono stati raccolti in un fascicolo dal titolo: La città degli abitanti (2008), disponibile anche su internet all'indirizzo www.comune.modena.it/ufficioricerche. Il sondaggio ha fornito indicazioni e spunti di riflessione molto interessanti.
Su molte delle questioni inerenti i temi delle progettazioni già in corso nell'ambito del Laboratorio, sono emersi dati che hanno suggerito di confermare, ma anche di correggere, o comunque di mettere in discussione, taluni aspetti delle impostazioni iniziali.
 
Se in generale i modenesi intervistati hanno mostrato un certo grado di accordo e di soddisfazione, non sono mancate le occasioni per evidenziare gli aspetti su cui bisogna ancora molto lavorare, specie per le esigenze di particolari categorie di cittadini: non autosufficienti, anziani, donne, giovani, studenti, immigrati.
 
Poi abbiamo deciso di ricorrere anche ad un ulteriore strumento di analisi e interpretazione della realtà urbana.
E cioè di affiancare, al punto di vista degli abitanti, anche lo scatto di un obbiettivo fotografico, capace di restituire, liberamente e con originalità, una rappresentazione iconica penetrante (e non preventivamente orientata) del paesaggio urbano.

Città che cambia. Immagini dei luoghi in trasformazione - Cristina Panicali


 
Il concorso fotografico, che ha visto la parteciapzione di oltre 250 immagini, è stato vinto da Cristina Panicali. Al secondo posto, Barbara Bertoncelli. Al terzo posto, GianGiuseppe Merella.
 

Perciò è stato organizzato un vero e proprio concorso fotografico, dal titolo: Città che cambia. Immagini dei luoghi in trasformazione (2008); un Concorso che ha visto una partecipazione assai vasta.
 
Ma si è voluto un concorso non generico, bensì precisamente mirato a cogliere particolari aspetti della trasformazione urbana di Modena, nei luoghi stessi in cui tale trasformazione è prevista ovvero è già in corso.
 
Città che cambia. Immagini dei luoghi in trasformazione - Barbara Bertoncelli / GianGiuseppe Merella Così ai partecipanti è stato richiesto specificamente di fotografare luoghi appartenenti ai diversi ambiti assegnati alle attività del Progetto Urbano.
Abbiamo ritenuto infatti che documentare aspetti particolari, anche inconsueti e inattesi, dell'immagine della città che cambia, possa apportare a sua volta un contributo interessante al processo della progettazione urbana di quei luoghi; consentendo talvolta di rilevare anche aspetti forse non ancora abbastanza considerati.
 
La mostra e la premiazione del Concorso sono state organizzate al Foro Boario nell'ambito del Festival dell'Architettura 4 (2008), edizione che questa volta aveva per titolo: "Pubblico Paesaggio".
Nell'ambito della medesima manifestazione del Festival, è stata anche organizzata e presentata al pubblico un'altra mostra tematica, dal titolo Paesaggi di Urbanità: l'esposizione di una sintesi degli elaborati progettuali prodotti dai vari Gruppi di lavoro all'interno del Laboratorio della Città.
 
Quest'esposizione ha consentito di illustrare al pubblico i vari temi del Progetto Urbano, mettendoli in mostra senza soluzione di continuità, ossia tutti insieme; facilitando in tal modo l'operazione di poter cogliere simultaneamente le loro reciproche implicazioni e integrazioni.
Allo stesso tempo, pur trattandosi di elaborazioni ancora parziali e provvisorie, si è effettuata la loro ricomposizione in un quadro d'insieme, sulla mappa unica dell'intera città.
 
Per la prima volta, incomincia così a delinearsi un disegno del Progetto Urbano di Modena nella sua interezza.
Però naturalmente anche questo va considerato ancora un work in progress; bozze di lavoro, insomma.
 
sede stabile del Laboratorio della Città Con l'occasione del Festival, poi, s'inaugura anche ufficialmente la sede stabile del Laboratorio della Città, posto nella Palazzina Pucci (2008); e contestualmente vi si svolge una pubblica presentazione e discussione dei risultati del già citato sondaggio demoscopico, commentati a più voci dai coordinatori stessi dei Gruppi di lavoro del Progetto Urbano (moderatore il sociologo G. Amendola).
 
Per quanto invece all'approfondimento delle diverse proposte progettuali costruite in Laboratorio fino a quel momento, si decide di effettuare una serie di pubbliche discussioni, specificamente dedicate a ciascun tema del progetto, con la partecipazione diretta dei progettisti, secondo un denso calendario di incontri settimanali che - per questa fase - si è appena concluso.
 
Ma il lavoro continua.


 
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