Comune di Modena
Servizio Pianificazione Urbanistica   Quadro Conoscitivo del Piano Regolatore
 


Relazione Geologica   per la Variante Generale al Piano Regolatore

Studi Idromorfologici

Comune di Modena - Settore Risorse e Tutela Ambientale
ing. Alberto Muratori - Comune di Modena Coordinatore del Progetto Ambiente
prof. Rodolfo Gelmini - Istituto di Geologia di Modena Direzione scientifica
dott.ssa Nadia Paltrinieri - Comune di Modena
dott.ssa Luisa Marino - Comune di Modena Responsabile della Ricerca
Torna al Progetto Ambiente

Elementi idromorfologici - scala 1:10.000
(Tavole 2.5 - 2.5)

 
visualizza o scarica la Tavola n° 2.5 Nord - Elementi idromorfologici - scala 1:10.000
visualizza o scarica la Tavola n° 2.5 Sud - Elementi idromorfologici - scala 1:10.000
 

Metodologia
 
La carta in oggetto è stata ottenuta riportando, nell'area del Comune di Modena, tutti gli elementi morfologici e idrografici di maggior rilievo, elencati nella legenda allegata alla carta.
 
La base topografica utilizzata è derivata dall'assemblaggio delle varie tavolette a scala 1:10.000 che ricoprono il territorio comunale, ed è stata suddivisa in due parti: l'una comprendente la parte settentrionale del territorio e del centro urbano, e l'altra la parte meridionale.
 
Dato che le carte topografiche di questa parte della pianura non sono a curve di livello ma solo a punti quotati, al fine di avere una rappresentazione che mettesse in evidenza le caratteristiche morfologiche essenziali, sono state manualmente tracciate le isoipse.
Queste rappresentano delle interpolazioni tra punti quotati aventi la stessa quota; sono pertanto da non considerare esatte in ogni loro tratta ma solo indicative: la loro precisione risulta comunque tanto più elevata quanto maggiore è la densità dei punti quotati per unità di superficie.
 
Su questa base sono stati riportati in seguito gli elementi morfologico-idrografici indicati dalla circolare regionale n° 1288 dell'11/02/83 spartiacque superficiali, direzione di deflusso delle acque di esondazione, paleoalvei, alvei pensili, aree esondate, aree subsidenti, aree soggette a ristagno o a deflusso difficoltoso, principali opere di protezione e regimazione idraulica (casse di espansione), attività estrattive, aree di protezione pozzi acquedottistici, punti significativi di prelievo d'acqua.

Descrizione della carta
 

 

Morfologia
In linea generale il piano di campagna è grossomodo inclinato verso nord-est; le quote più elevate (dell'ordine dei 50 - 60 m sul livello del mare) sono localizzate nella zona di Marzaglia e presso "Le Rane", adiacenti al corso del fiume Secchia, mentre il centro abitato è all'incirca compreso tra l'isoipsa 38 e l'isoipsa 32.
 
La ricostruzione delle isoipse, con equidistanza di un metro, ha permesso di definire il grado di acclività del territorio e il suo andamento.
L'acclività, procedendo da Sud verso Nord, varia dallo 0,5% allo 0,3%; solo in pochi casi i valori arrivano allo 0,1%.
Ciò comporta sopratutto una migliore possibilità di scolo delle acque superficiali nell'area a sud dell'abitato rispetto a quella a nord dove si possono manifestare, localmente, anche ristagni di acque, sopratutto in quelle aree depresse, evidenziate in carta da una linea chiusa che racchiude il segno meno.
 
Un'altro elemento da sottolineare è la presenza in carta dell'individuazione dell'area interessata dalla subsidenza, la cui evoluzione è costantemente studiata nel Comune di Modena almeno per quanto riguarda il Centro Storico.
Tale individuazione è il risultato dell'elaborazione dei dati ottenuti dalle livellazioni eseguite nel periodo 1949 - 1950 confrontate con quelle derivanti da una nuova livellazione di precisione riferita al periodo 1981-1985.
Questi studi hanno messo in evidenza come dal 1950 si siano avuti abbassamenti del suolo diversi, da luogo a luogo con una punta massima di circa 80 cm nella zona nord della città di Modena (in coincidenza con la stazione ferroviaria) dove maggiore è la concentrazione di industrie idroesigenti (siderurgiche, metalmeccaniche, etc.).
L'area riportata in carta riferita al periodo di osservazione 1981-85, presenta movimenti verticali del suolo dell'ordine di 1-3 cm per il quinquennio in esame: movimenti che segnalano la persistenza di fenomeni, seppure attenuati, di subsidenza "artificiale".
 
Un altro elemento morfologico è rappresentato dai paleoalvei individuati lateralmente ai corsi d'acqua principali con andamento grossomodo Sud Ovest - Nord Est, a testimonianza delle varie ubicazioni che il Secchia e il Panaro hanno assunto negli anni prima di raggiungere la sede che oggi occupano.
 
Nella carta sono state riportate anche le aree di cava, distinte principalmente in due gruppi a seconda del materiale estratto; cave di ghiaia e sabbia e cave di argilla. Le prime sono principalmente ubicate lungo i due corsi d'acqua principali o nella fascia di terreno più strettamente legata ad essi.
 
In carta è stato riportato l'andamento del tracciato stradale della tangenziale, che circonda l'abitato di Modena, distinguendone i tratti a quota sopraelevata rispetto al piano di campagna, da quelli praticamente allo stesso livello del suddetto piano.
Anche questo manufatto può essere inserito nel contesto di questa elaborato in quanto può rappresentare, nel caso di un evento alluvionale, una possibile barriera al deflusso delle acque, almeno in quei tratti in cui esso è sopraelevato, a protezione del centro abitato.
 

 

Idrografia superficiale
L'idrografia di superficie è caratterizzata dai due fiumi Secchia e Panaro. Entrambi presentano un alveo con andamento Sud Ovest - Nord Est con tendenza a disporsi pressappoco paralleli nella zona settentrionale del territorio comunale.
Entrambi presentano un tratto di alveo, quello più meridionale, caratterizzato da un alveo ampio, a canali anastomizzati, infossato rispetto al piano campagna; mentre nella parte più settentrionale dove il fiume si presenta arginato, si assiste ad un forte restringimento della sezione di deflusso e ad un andamento più lineare e continuo, salvo il tratto del Panaro nella zona orientale del centro abitato, che presenta un andamento tendenzialmente meandriforme.
 
Il tratto arginato è da considerarsi pensile sul piano campagna almeno nei periodi di piena; questa condizione fa si che, come si nota dalla lettura della legenda, non si parli di aree alluvionabili, poiché non esistono punti preferenziali di alluvionamento, in quanto la rottura degli argini e/o la loro tracimazione può avvenire ovunque, quindi tutte le aree limitrofe ai tratti arginati sono da considerare potenzialmente alluvionabili: in carta sono delimitate solo le aree esondate durante le alluvioni, del 1966-1972 e 1773 dove generalmente l'acqua ha ristagnato per più di tre giorni.
A tutela degli eventi alluvionali sono state costruite in questi anni due casse di espansione, per la laminazione delle piene; una nella zona di Campogalliano sul fiume Secchia e l'altra in località S.Anna sul fiume Panaro.
 
Dall'andamento delle isoipse, sopratutto nella zona settentrionale dove i fiumi sono arginati e dove è più elevato il rischio di esondazione, sono state individuate le direzioni preferenziali di deflusso delle acque.
Come si nota dalla carta questi simboli sono generalmente dislocati in vicinanza dei corsi d'acqua principali e parallelamente ad essi seguendo grossomodo l'orientamento della pendenza principale del piano di campagna secondo la direzione Nord Est, come già ampiamente descritto nel paragrafo della presente relazione.
 

 

Bacini scolanti
La maggior parte della rete idrografica superficiale secondaria del territorio del Comune di Modena è tributaria del fiume Panaro, tranne quella a Nord Ovest che confluisce nel fiume Secchia.
 
In carta sono stati individuati i bacini scolanti principali distinti in Cavo Cerca, Circondarla Ovest, Freto, Levata, Minutara, Naviglio, Pescarola, Soratore, Tiepido.
 
La carta idromorfologica ha consentito di individuare tramite l'andamento delle isoipse soprattutto nella parte settentrionale del territorio comunale, dove il piano campagna presenta minore acclività le vie preferenziali di deflusso delle acque, indicate dalle frecce.
Come si nota dalla carta questi simboli sono generalmente dislocati in vicinanza dei corsi d'acqua principali e parallelamente ad essi seguendo grossomodo l'orientamento della pendenza principale del piano di campagna secondo la direzione Nord Est, come già ampiamente descritto nel paragrafo della presente relazione.
 

 
 
 
Vai su @ Torna al Progetto Ambiente


 

 
   home | pug | prg storico | peep | pip | piani particolareggiati | piani di recupero | laboratorio della città | centro storico
cartografia | toponomastica | relazioni con le università | segreteria | cronologia delle pubblicazioni | amministrazione trasparente | mailing list
avvisi e bandi del Settore | pratiche edilizie | delibere | Monet | cerca