Metodologia

Le carte geotecniche sono state costruite utilizzando nel complesso 1500 prove penetrometriche statiche ed una cinquantina di sondaggi geognostici con relative analisi di laboratorio sui campioni indisturbati estratti, nel corso delle perforazioni.
 
Tutte le prove penetrometriche erano state effettuate utilizzando un penetrometro Gouda da 10 tonnellate con l'impiego di una punta "Fiction Jachet Cone".
 
Delle 1500 prove penetrometriche utilizzate ben 1380, come del resto i sondaggi geognostici e le prove di laboratorio, erano state precedentemente effettuate da privati e/o enti pubblici per la costruzione di edifici e/o manufatti e quindi concentrate in zone molto ristrette del territorio Comunale.
 
Ogni singola zona con elevata concentrazione di prove è stata materializzata in un punto assumendone come valore quella risultante dalla media delle singole prove; la media è stata ottenuta calcolando la deviazione standard, e sono stati utilizzati solo quei gruppi di prove ove la deviazione standard era inferiore al 57%.
Data la disomogenea distribuzione delle prove, al fine di costruire una maglia di dati sufficientemente omogenea nel territorio comunale sono state eseguite n° 120 prove penetrometriche in quelle zone che non erano coperte da precedenti indagini, utilizzando sempre un penetrometro statico olandese Gouda da 10 tonnellate con la punta "Fiction Jachet Cone".
 
Sono quindi state costruite delle carte del carico di rottura del terreno, per intervalli di 5 m a partire dal piano di campagna assumendo come valore del carico di rottura la media aritmetica dei valori di resistenza penetrometrica alla punta che, come noto, sano misurati ogni 20 cm di avanzamento della stessa.
 
La zonazione del territorio comunale è stata ottenuta delimitando le aree con lo stessa valore di resistenza alla punta (Rp espressi in Kg/cmq), secondo le seguenti classi: Rp<4;   4<Rp<6;   6<Rp<8;   8<Rp<10;   10<Rp<12;   12<Rp<14;   14<Rp<16;   16<Rp<18;   18<Rp<20;   Rp>20. 
 
Le carte elaborate per i tre intervalli di profondità considerati (0-5m; 5-10m; 10-15m dal piano di campagna - Tavole 2.1 - 2.2 - 2.3) presentano caratteristiche comuni che si possono così sintetizzare:
 

il territorio in prossimità dell'abitato, rispetto a quello del forese, si presenta suddiviso in aree di minore estensione, con una migliore definizione delle zone con analoghe caratteristiche geotecniche; ciò è dovuto sopratutto alla diversa densità delle prove penetrometriche assai più elevata nelle aree urbanizzate che nel forese.
 

per quanta riguarda la distribuzione areale delle classi di Rpm si può notare che le aree con bassi valori sono ubicate tutt'intorno al centro storico e ciò si verifica sostanzialmente per tutti gli intervalli considerati.
 

il territorio del Comune di Modena può essere schematicamente suddivisa in due parti da un'ipotetica linea Nord Ovest - Sud Est in corrispondenza dell'Autostrada del Sole.
 

La parte sud-occidentale per tutti i tre intervalli rientra in un'unica classe di Rpm con i valori più elevati (L con Rp >20) mentre quella nord-orientale presenta una elevata variabilità con aree che ricadono in tutte le classi considerate.
 
Le migliori e più omogenee caratteristiche geotecniche dell'area sud-occidentale sono da mettere in relazione con la presenza, a modesta profondità dal piano di campagna di litotipi grossolani rappresentati in prevalenza da ghiaie.
Infatti se si confrontano le carte geotecniche con quelle della litologia di superficie e ancor meglio con le carte del tetto delle ghiaie, si può rilevare una sostanziale corrispondenza tra il peggiorare delle caratteristiche geotecniche con l'approfondirsi verso Nord Est del primo livello ghiaioso ricoperto da spessori sempre più rilevanti di terreni limo-argillosi.