Comune di Modena
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Il commercio e l'artigianato
 
Analisi sul commercio nel centro storico
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Il sistema commerciale del centro storico riveste da sempre un ruolo centrale nella rete complessiva della città, come ribadito anche in una tra le più recenti analisi sul commercio modenese realizzata dall'Assessorato alle Politiche Economiche del Comune di Modena nel 2003 "Il commercio e la città. Analisi e prospettive per lo sviluppo del commercio modenese".
 
L'offerta commerciale in Centro Storico si caratterizza, rispetto al rimanente territorio comunale:

  - per la presenza di una gamma completa di tipologie merceologiche senza vuoti d'offerta;
 
- per un'elevata concentrazione di esercizi commerciali e per la presenza di formule distributive particolari (mercati);
 
- per le dimensioni degli esercizi molto contenute che trova spiegazione, oltre che nella difficoltà di reperimento di locali di medie e grandi dimensioni, negli elevati costi di affitto o di acquisizione dei locali;
 
- per la netta prevalenza dei comparti abbigliamento e cura della persona (comparti che costituiscono quasi il 50% degli esercizi non alimentari);
 
- per la presenza di aree di gravitazione commerciale, limitate ad alcuni assi viari (Via Emilia e sue traverse e Canal Chiaro), lungo e vicino i quali si concentra buona parte dell'offerta commerciale non alimentare del centro e dove gravitano quasi la metà degli esercizi.

Per queste peculiarità, risulta dalle indagini che un'alta percentuale di consumatori (dal 10% circa per chi acquista prodotti di elettronica fino al 50% per il comparto dell'abbigliamento) fa riferimento ai negozi del centro per gli acquisti (escludendo il comparto dei mobili e dell'arredamento).
 
Attraverso la lettura dei dati andiamo ora a verificare come si sono modificati negli ultimi anni alcuni dei caratteri principali della rete commerciale del centro, già a suo tempo rilevati nel Terzo Rapporto del 2002 ed ora confrontabili   (Tabella F.1 V[PDF 18KB]   -  Tabella F.2 V[PDF 14KB]).

  • si conferma il costante aumento del numero degli esercizi commerciali che si era registrato già dopo il 2000, sia nel centro storico (a partire dal 2001) che nel territorio comunale. Durante tutti gli anni '90 si è assistito ad un progressivo calo degli esercizi commerciali, poi si è registrata una sostanziale inversione di tendenza, dal calo alla crescita, arrivando attualmente intorno alle 948 unità (il 28% del totale comunale) nel centro storico ed alle 3.421 nel territorio comunale. Nonostante tale andamento, il numero degli esercizi presenti in centro è rimasto comunque inferiore a quanto registrato nel 1991. E' anche interessante notare come l'incremento registrato tra il 2000 ed il 2003, abbia presentato una significativa crescita, confermata anno per anno dal numero di esercizi commerciali (con i valori massimi nel 2003-2004)   (Tabella F.1 V[PDF 18KB]  -  Grafico F.1).

 
Grafico F.1 - Variazione nel numero di esercizi commerciali
Grafico F.1 - Variazione nel numero di esercizi commerciali
Dati forniti dal settore Promozione dello sviluppo e innovazione economica del Comune di Modena.
 

  • la superficie di vendita totale, che nel periodo 1999-2001 presentava un andamento pressoché costante per quanto riguarda il centro storico ed una crescita nel dato comunale, è aumentata dal 2002 in maniera significativa sia in centro (oggi intorno ai 54.660 mq, +2,63% rispetto al 2004) che nel comune (circa 341.700 mq, +1,85% rispetto al 2004) (Grafico F.2). Tale aumento è riconducibile al saldo positivo del numero di esercizi di cui la quasi totalità sono esercizi di vicinato (con superficie di vendita inferiore ai 250 mq). Per quanto riguarda invece la superficie media di vendita si ha la conferma dell'andamento costante rilevato nei primi anni 2000 in centro storico mentre si registra una leggera flessione nel dato relativo al comune, nonostante la liberalizzazione dell'ampliamento fino a 250 mq introdotta dal Decreto Bersani;

 
Grafico F.2 - Variazione delle superfici di vendita totali degli esercizi commerciali
Grafico F.2 - Variazione delle superfici di vendita totali degli esercizi commerciali
Dati forniti dal settore Promozione dello sviluppo e innovazione economica del Comune di Modena.
 

  • l'andamento degli alimentari in centro storico negli ultimi cinque anni ha alternato ad un iniziale calo (dal 1999 al 2001-2002), una ripresa piuttosto evidente nel 2003, continuando poi con leggeri aumenti negli ultimi anni e stabilizzandosi sui 127 esercizi contro i 113 del 2001 e 2002;
     
  • il centro si conferma come ambito di forte specializzazione nel settore non alimentare, dal 2000 infatti il numero di esercizi ha presentato una costante crescita. Attualmente ne sono presenti più di 800 (contro i 714 del 2000) che rappresentano oltre l'85% degli esercizi presenti in centro storico. In particolare si conferma la decisa prevalenza, sia in valore assoluto che in percentuale, dei comparti abbigliamento-calzature, cosmetici-profumeria e altro specializzato (che include: attrezzature per ufficio, ottica, fotografia, orologi, gioielleria, giocattoli, articoli da regalo, oggetti d'arte, etc.), che costituiscono quasi l'80% degli esercizi non alimentari   (Tabella F.2 V[PDF 14KB]).

Si conferma pertanto l'assestamento della rete commerciale e l'evidente ripresa (tendenze riscontrabili già dal 1997) rilevati nel 2002 e riconducibili ai seguenti fattori:

  introduzione del Decreto Bersani che ha profondamente riformato il settore (collegando la programmazione commerciale a quella urbanistica del P.R.G., suddividendo gli esercizi commerciali in base alla loro dimensione e assoggettandoli a normative differenti, abolendo le tabelle merceologiche, semplificando le procedure per gli esercizi con superficie commerciale inferiore a 250 mq);
 
  approvazione del P.R.G. e successive varianti che individuano il centro storico come centro commerciale primario all'interno del quale sono consentite, diversamente dal resto del territorio comunale, tutte le tipologie di struttura commerciale, con esclusione delle sole grandi strutture; bloccano le grandi strutture di vendita; riducono il limite massimo di superficie di vendita per singolo esercizio a 1500 mq (contro i 2500 mq previsti dal Decreto Bersani), al fine di favorire un'equilibrata evoluzione della rete delle medie superfici;
 
  attuazione di politiche economiche specifiche (in particolare per quanto riguarda il centro storico dei progetti di valorizzazione commerciale), mirate a dare nuovi impulsi alla rete commerciale modenese;
 
  affermazione di una nuova fase evolutiva del sistema distributivo al dettaglio del Comune di Modena sempre più caratterizzata da uno sviluppo qualitativo più che quantitativo dell'offerta di servizi commerciali (come già affermato nel 1997 dal Cescom-Bocconi).

L'attenzione posta dall'Amministrazione verso il sistema commerciale modenese, con particolare riferimento al centro storico, è una forma di risposta alle principali criticità emerse dalle analisi condotte in passato dall'Assessorato alle Politiche Economiche del Comune di Modena la cui risoluzione rappresenta il principale obbiettivo anche per il prossimo futuro.
Questi punti nodali risultano essere:

  • la presenza di diversi locali vuoti che creano una discontinuità del sistema commerciale;
     
  • l'eccessiva polverizzazione dell'offerta (escludendo i pochi assi in cui si ha la maggiore concentrazione di esercizi);
     
  • la scarsità quantitativa e a volte qualitativa degli esercizi a supporto del sistema commerciale, esercizi che hanno funzione di entrertainment, locali di aggregazione, luoghi per eventi culturali e servizi;
     
  • il progressivo abbassamento del livello qualitativo dell'offerta che si registra allontanandosi dalle aree di gravitazione commerciale.

Per quanto concerne le licenze per artigiani rilasciate in centro storico, risultano essere 639, in costante aumento dal 2002 ad oggi. Le attività artigianali di servizio alla persona (parrucchieri, estetisti, massaggiatori) sono 89, il 13,9% del totale delle attività artigianali e rispetto al 2002 (quando costituivano il 15,7% del totale) risultano essere in calo. Questa tendenza risulta in proporzione ancora più evidente, se si considera che il numero complessivo di licenze dal 2002 risulta aumentato.

   
 
 
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