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Città Modena Est una città nella città
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Università degli studi di Venezia, I.U.A.V. |
anno 2006 |
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Coordinatore prof. Umberto Trame |
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Laura Merigo |
Irene Molori |
Gruppo di lavoro
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Matteo Tibaldo |
Ilenia Tonello |
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Fabio Fabris Sabrina Corrò |
Alessandro Stocco Cinzia di Rado |
Workshop 2005
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Alessio Baldo Giancarlo Uliana |
Luca Cettolin Fabio Vianello |
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Laboratorio Progettazione Urbanistica |
Andrea Holguin Sara Bello Carlo Busiol Luca D'Agostin Mia Dundara Nicola Isetta Barbara Meneghesso Giulia Rigoni Stern |
Leonardo Murmora Alice Bellotto Andrea Calgarotto Riccardo Dal Mas Samuela Durante Alessia Lanari Carlo Montagner Simone Valerio |
prof. Giorgio Lombardi Simone Sfriso Marco Bottega Letizia Carraro Enrico Dalla Pietà Boscolo Evelyn Fabrizio Masiero Sebastian Nicolai Alessandro Zago |
Alice Ardit Andrea Botter Ermanno Corazza Stefania De Franceschi Francesca Favaro Alberto Mattiello Francesco Perini Isabel Zoccarato |
Silvia Bedin Emanuele Bressan Flavia Da Ros Paola Driol Simone Fornasier Piero Medici Jorge Plaza Rojas Lisa Zoccarato |
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Il quartiere di Modena Est presenta caratteristiche abbastanza originali rispetto agli altri quartieri e zone della città.
Ha, geograficamente, una connotazione molto particolare: è oltre la tangenziale della città, ma, a differenza di altri contesti simili, i suoi altri confini sono bene e nettamente definiti: la ferrovia a nord, la via Emilia a sud, il Panaro ad est.
E' un quartiere densamente abitato: oltre alle abitazioni, sono presenti le attività commerciali di base.
Ma non solo: si è storicamente ampliato come villaggio artigiano, e questo ha richiamato ulteriori attività di supporto, di importanza e rilevanza per l'intera città.
Città Modena Est è stata materia di lavoro, per più di due anni, di innumerevoli ricerche e progetti redatti nell'ambito dei corsi universitari presso lo I.U.A.V. di Venezia.
Ciascun lavoro (di tesi, o di esame) si è mosso all'interno di alcune indicazioni date, ed ha di volta in volta prodotto ipotesi diverse ed alternative, disvelando ed affrontando a sua volta nuove questioni che la ricerca faceva emergere
Infine, offre una nutrita e radicata presenza di servizi: centro civico, polisportiva, aree verdi, e tanto altro.
Questo lo configura, a tutti gli effetti, come una piccola città nella città, quasi autonoma ed indipendente.
La ricerca coordinata dal prof. Umberto Trame, che ha visto l'impegno di diversi corsi di laurea e l'elaborazione di numerose tesi, ha pertanto identificato alcune possibili linee di intervento per questo contesto, mirate al potenziamento degli elementi di riconoscibilità e identità che quest'area già presenta, lavorando soprattutto sulla qualità dello spazio pubblico.
In sintesi, i principali elementi dell'indagine possono essere ricondotti ai seguenti aspetti principali:
una sostanziale revisione del nucleo dei servizi pubblici (chiesa, parco, polisportiva), volta a qualificare, sotto l'aspetto dell'impianto urbano (con migliori forme di relazione e connessione con il contesto) e soprattutto della architettura, i servizi esistenti;
proporre possibili logiche di riconversione dei tessuti produttivi oggi esistenti, attraverso logiche di ricomposizione fondiaria, di riconnessione di alcune viabilità esistenti, al fine di consentire adeguamenti del tessuto urbano esistente in una logica di maggiore mix funzionale;
costruire un nuovo rapporto con la presenza del fiume, che oggi scorre anonimo a poche centinaia di metri dalle ultime case, in una logica di parco fluviale e ambito naturalistico cui collegare possibili potenziamenti delle aree a servizi e sportive, rendendo queste, ed il fiume, più accessibili non solo al quartiere ma all'intera città;
ricostruire e rafforzare i rapporti con la via Emilia, che oggi si configura principalmente come strada-confine del quartiere.
Si tratta di ipotesi di progetto molteplici ed aperte, da cui far discendere possibili strumenti e regole di intervento valide anche in contesti analoghi.
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