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1 fine espansione - 2 Modena fra 10 anni - 3 il comprensorio - 4 dall'espansione al recupero
5 centro storico - 6 dall'800 a oggi - 7 qualificazione - 8 sistema informativo - 9 mobilità e servizi
10 nuove espansioni - 11 aree strategiche - 12 centro storico obiettivi - 13 piani operativi
14 piani di settore e progetti pilota - 15 qualificazione dell'esistente - 16 partecipazione cittadini
Tesi n° 16
La Partecipazione dei cittadini e delle forze sociali
Nel processo di cambiamento e qualificazione della città sono determinanti la partecipazione e l'impegno dei cittadini, delle forze economiche e sociali, delle energie culturali.
Negli anni dell'espansione accelerata il Piano Regolatore si configurava come progetto della nuova città del futuro, nel cui disegno era determinante la componente tecnica e nella cui attuazione era primario il ruolo pubblico. Nella fase attuale l'obiettivo della qualificazione e della trasformazione dell'esistente, assieme alla validità tecnica ed alla maggiore efficienza amministrativa, postula un più elevato coinvolgimento delle energie e delle forze sociali e apre loro spazi nuovi.
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| A partire da questa convinzione la proposta di Piano Regolatore che l'Amministrazione Comunale presenta al dibattito, oltre ad essere profondamente innovativa sul piano tecnico, ha assunto come orientamento di fondo la ricerca del coinvolgimento e della partecipazione dei diversi livelli istituzionali, delle forze economiche, sociali e culturali, dei cittadini. |
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| a) |
La definizione e la realizzazione delle scelte di interesse sovracomunale nel campo della mobilità, del terziario produttivo, delle infrastrutture di servizio e per l'ambiente - che costituiscono lo specifico contributo di Modena alla costruzione del Sistema Metropolitano Policentrico - richiedono un deciso innalzamento della capacità di governo, da ricercarsi anche in un più stretto coordinamento tra Comune, Provincia e Regione e tra autonomie locali ed Amministrazione centrale dello Stato. |
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| b) |
Gli interventi sulle aree strategiche ed i programmi di recupero delle zone residenziali e produttive, la realizzazione delle grandi infrastrutture urbane, la valorizzazione funzionale del centro storico, esigono il superamento di concezioni totalizzanti del ruolo pubblico e la ricerca di un nuovo e più complesso rapporto fra risorse ed iniziativa pubbliche e risorse ed iniziativa private. |
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| c) |
La redazione dei piani operativi, che si propone vengano elaborati entro un anno dalla approvazione del "Piano Strutturale", e la predisposizione dei piani di settore dovranno essere momento di autentico coinvolgimento dei cittadini, chiamati ad esprimersi non solo sugli indirizzi generali di sviluppo della città ma anche sulle concrete e puntuali scelte di organizzazione ed assetto dei quartieri. |
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| d) |
La valorizzazione dell'ambiente e dei beni culturali, la ricerca di più elevati standards qualitativi anche sul piano della "immagine" della città, impongono un più elevato coinvolgimento delle professionalità tecniche ed una maggiore partecipazione delle forze culturali di cui è ricca la nostra società. |
Il Piano Regolatore non indovina né determina il futuro: il suo compito è creare le condizioni affinché, nei diversi scenari che il futuro può riservare, possano essere raggiunte le finalità proposte.
Con la approvazione della versione strutturale del Piano Regolatore si chiude la fase del dibattito sul futuro della città e prende avvio un ampio, democratico ed assiduo processo di pianificazione e di governo della trasformazione urbana.
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