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1 fine espansione - 2 Modena fra 10 anni - 3 il comprensorio - 4 dall'espansione al recupero
5 centro storico - 6 dall'800 a oggi - 7 qualificazione - 8 sistema informativo - 9 mobilità e servizi
10 nuove espansioni - 11 aree strategiche - 12 centro storico obiettivi - 13 piani operativi
14 piani di settore e progetti pilota - 15 qualificazione dell'esistente - 16 partecipazione cittadini
Tesi n° 15 La qualificazione dell'esistente: Ambiente - Risorse - Beni culturali
Per il processo di qualificazione è determinante la tutela dei beni ambientali, naturali, culturali.
Essa si esprime mediante la difesa del territorio agricolo da nuove indiscriminate urbanizzazioni, attraverso il pieno utilizzo del patrimonio edilizio esistente, e mediante specifici progetti per la tutela dei beni culturali anche minori, del patrimonio ambientale e naturale, per il recupero del patrimonio edilizio rurale.
Progetto per la tutela del patrimonio ambientale e naturale
In convergenza alla formazione del piano paesistico della regione Emilia-Romagna e alle scelte di livello provinciale e comprensoriale, vaste ed approfondite ricerche, appositamente sviluppate, hanno consentito uno straordinario salto di qualità nella capacità del Piano Regolatore di concorrere alla tutela delle risorse naturali ed ambientali.
Ciò ha condotto, sul piano urbanistico, ad identificare sul territorio extraurbano ambiti da sottoporre a differenziate politiche di tutela. Si tratta in particolare delle zone di rispetto ai corsi d'acqua ed alle falde idriche, delle aree vocate alla ricostituzione di ambienti naturali nei parchi fluviali, dei vincoli di salvaguardia degli equilibri idrografici nei bacini intensamente urbanizzati. Al contempo sono maturate profonde innovazioni sul piano normativo, intese ad accrescere la capacità della disciplina urbanistica di concorrere alla protezione dell'ambiente.
Progetto per la tutela e valorizzazione dei beni culturali diffusi sul territorio
Congiuntamente alla politica di recupero del centro storico il piano individua nella periferia e nel territorio agricolo gli edifici e le realtà ambientali meritevoli di tutela per il loro interesse culturale: le ville di campagna, gli edifici liberty, l'architettura razionalista e del '900, l'archeologia industriale, i primi interventi di edilizia popolare, l'edilizia rurale tipica.
Si tratta di un patrimonio edilizio ingiustamente trascurato, su cui si propongono politiche di tutela e salvaguardia diversificate, dettate dalla volontà di preservare le testimonianze della cultura della città, anche nel suo più recente sviluppo.
Il piano identifica inoltre i siti di interesse archeologico, nel cui ambito sono da prevedersi specifiche cautele preventive, particolarmente in occasione di lavori di scavo.
Le zone extraurbane e il censimento del patrimonio edilizio rurale
Contestualmente al ripensamento dei criteri di pianificazione delle zone extraurbane in funzione dell'economia agraria e della valorizzazione del territorio agricolo, è stato attivato l'inventario del patrimonio rurale e degli edifici esistenti nelle zone agricole.
Da questa analisi discendono progetti pilota e indicazioni normative per l'adeguamento del patrimonio edilizio connesso alla produzione agricola, per il riutilizzo degli edifici rurali in abbandono, per il recupero delle aree di cave, fornaci o di complessi produttivi inutilizzati.
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