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1 fine espansione - 2 Modena fra 10 anni - 3 il comprensorio - 4 dall'espansione al recupero
5 centro storico - 6 dall'800 a oggi - 7 qualificazione - 8 sistema informativo - 9 mobilità e servizi
10 nuove espansioni - 11 aree strategiche - 12 centro storico obiettivi - 13 piani operativi
14 piani di settore e progetti pilota - 15 qualificazione dell'esistente - 16 partecipazione cittadini
Tesi n° 5
La realtà urbana di Modena: il centro storico
Le politiche di vincolo e le scelte di intervento promosse a partire dagli anni '60 hanno consentito di arrestare e invertire la tendenza al degrado del centro storico.
Permangono i problemi del calo della popolazione residente, della eccessiva presenza di un terziario non qualificato, della esistenza di zone e di aree di dequalificazione funzionale e ambientale, del traffico, della difficile accessibilità al centro dalle zone esterne.
Le manomissioni avvenute dopo l'abbattimento delle mura ed i processi negativi che nel dopoguerra hanno investito le aree centrali, quali la accentuata terziarizzazione, il degrado della edilizia residenziale minore e l'alterazione funzionale di molti edifici, pur incidendo negativamente non hanno alterato sostanzialmente il tessuto urbanistico ed il patrimonio edilizio del centro antico della nostra città, che costituisce un organismo architettonico unitario di alto valore storico e culturale.
Le scelte di vincolo e tutela dei valori architettonici e tipologici, le limitazioni alla circolazione autoveicolare, le iniziative per il recupero residenziale e per la qualificazione culturale, l'impegno per i servizi sociali e per il decentramento delle attività terziarie attuati dalla Amministrazione Comunale a partire dagli anni '60 hanno consentito di arrestare e invertire il processo di degrado.
Nell'ultimo decennio sono stati restaurati oltre 1500 alloggi, di cui circa 600 per intervento pubblico; sono stati avviati interventi di restauro e recupero di importanti complessi edilizi quali il Duomo, il Palazzo Ducale, la Sede Municipale, il S. Geminiano e S. Paolo, il S. Chiara, il Teatro Municipale ed il Teatro Storchi, il Palazzo Delfini, la Serra del Giardino pubblico, il Palazzo S. Margherita.
E' stato promosso il decentramento all'esterno in zone più idonee di importanti funzioni terziarie e amministrative pubbliche e private mentre si è venuta definendo una forte riqualificazione del sistema commerciale.
Accanto a questi elementi positivi si riscontra il permanere di dati negativi quali il calo della popolazione residente, sia pur con una dinamica notevolmente ridotta rispetto al passato, la eccessiva presenza di un terziario non qualificato, la carenza di taluni servizi sociali di base, il permanere di zone di degrado e di elementi di decadimento ambientale e visivo, la difficoltà ad avviare il recupero di importanti edifici storici, la congestione e l'inquinamento prodotti dal traffico, le difficoltà di accessibilità al centro dalle zone esterne.
Le normative edilizie e gli strumenti di intervento si rivelano eccessivamente rigidi e spesso inadeguati a consentire il sollecito raggiungimento delle finalità e degli obiettivi individuati.
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