Comune di Modena
Servizio Pianificazione Urbanistica   Piano Strategico dei Servizi
 

Il Piano Strategico dei Servizi
Uno strumento integrato di governo delle trasformazioni urbane

 
Premessa | Criteri progettuali | Sistema delle zone urbanistiche | Valutazione della dotazione funzionale | Sistema della mobilità | Analisi della qualità urbanistica di impianto | Verifica di sostenibilità urbanistico-ambientale | Conclusioni
 
Elaborati grafici: Individuazione delle Zone Urbanistiche | Carta della Domanda | Carta dell'Offerta | Analisi della Qualità urbanistica di impianto | Mobilità - Obiettivi - Sostenibilità
 


Analisi della qualità urbanistica di impianto
 
In questa sede il tema della qualità urbanistica di impianto è stato interpretato in termini di PERCEZIONE STRUTTURALE della città e di RICONOSCIBILITA' ED IDENTIFICAZIONE dei suoi abitanti.
L'uomo abita, infatti, quando riesce ad ORIENTARSI in un ambiente e ad IDENTIFICARSI con esso.
In tal senso il mondo, e quindi la città deve essere organizzata intorno ad una serie di punti focali o località centrali (FULCRI, luoghi dove l'individuo sperimenta gli eventi significativi della sua esistenza, ma anche punti di partenza verso l'orientamento e la presa di possesso dell'ambiente) collegati da PERCORSI significativi, (assi organizzatori, che non rappresentano solo movimenti reali, ma anche direzioni simboliche) all'interno di aree caratterizzate (i DOMINI o TESSUTI URBANI, omogenei per forma, dettaglio, simbolo, tipo edilizio, uso/attività, abitanti, topografia, ecc).
 
Nello spazio architettonico il FULCRO, il PERCORSO ed il DOMINIO formano una totalità integrata. Questa si struttura in una successione di livelli gerarchici, ognuno dei quali contiene il successivo.
Nel nostro caso si sono fatti coincidere tali livelli con quelli delle ZONE URBANISTICHE precedentemente individuate in modo da sovrapporre alla loro lettura funzionale quella relativa alla qualità urbanistica di impianto.
L'individuazione delle parti in cui si articola la città, intese come settori urbani formalmente compiuti e riconoscibili, è infatti un'operazione decisiva ai fini della sua conoscenza e quindi della definizione delle politiche di trasformazione, e non può essere cortocircuitata privilegiando un dato settoriale come quello del corretto rapporto dimensionale tra residenza e servizi.
 
Le parti sono l'espressione di una specifica individuabilità dei fatti urbani che le caratterizzano e la loro riconoscibilità e diversità è un valore che le pratiche normalizzatrici dell'urbanistica funzionalista tendono a censurare, anziché ad esaltare, come principio chiave della progettazione.
Di conseguenza, al modello di città funzionale caratterizzato dalla coerenza dei rapporti scalari e dimensionali tra i diversi sistemi di attività e di spazi si deve sostituire un modello di "città per parti" dove il tutto non necessariamente risulta unitario, e dove più che l'omogeneità interessa mettere in luce la differenza tra le parti componenti.
 
Il quadro che tende ad emergere è in definitiva quello di un sistema urbano caratterizzato da unità differenti per identità storica o ambientale, per conformazione, funzione e per scala, fortemente interconnesse attraverso canali di comunicazione ed attraverso la rete dei servizi pubblici, i quali hanno il compito di assicurare la coerenza tra le unità individuate.
 
Nella città infatti lo spazio del collettivo si condensa sui nodi delle attrezzature di servizio, diffondendosi poi lungo i percorsi e gli spazi che innervano il tessuto residenziale e le aree della produzione e delle attività terziarie. Occorre dunque che il disegno di questo spazio contribuisca a dare forma e riconoscibilità all'intero sistema urbano, reintegrando in una sequenza leggibile episodi oggi dispersi ed estranei a quel "senso della città" che permea i luoghi di maggiore valore collettivo.
In definitiva alla domanda di una diversa qualità dello spazio collettivo non è lecito rispondere soltanto attraverso una razionalizzazione delle politiche dell'offerta sociale o un riequilibrio nei rapporti tra costi e risorse.
 
Occorre saper tradurre questa domanda in una precisa indicazione per un progetto di riqualificazione della città che sappia restituire al sistema dei servizi anche quella carica di identità, di riconoscibilità e di capacità di trasmettere significati attraverso i propri valori di forma quale espressione "fisica" dei valori culturali condivisi da una comunità. Dall'analisi della qualità urbanistica di impianto, condotta per ciascuno dei tre livelli strutturali del settore urbano, dell'unità residenziale e dell'unità di abitazione emergono i luoghi significativi della città, esistenti e potenziali e conseguentemente, le zone urbanistiche prive di luoghi significativi o di significato incerto e/o contraddittorio. Ogni zona urbanistica infatti, al suo livello dovrebbe avere un centro e dei percorsi e tessuti significativi e riconoscibili.
In questo modo l'intero organismo urbano si caratterizza per la presenza di una rete di fulcri di rango crescente (località centrali delle unità di abitazione, delle unità residenziali, dei Settori Urbani) collegati da percorsi significativi, anch'essi di rango crescente (per le diverse zone urbanistiche), all'interno di tessuti riconoscibili.
Questo sistema, strettamente legato alla dotazione funzionale di servizio in quanto le località centrali generalmente coincidono con le attrezzature pubbliche, costituisce l'impianto strutturale significativo e riconoscibile della città, articolato per "luoghi" di rango e significato crescente, fra loro interconnessi ed integrati.
 
Sull'analisi delle criticità possono essere costruiti gli obiettivi di ricomposizione. Per quelle zone urbanistiche poco significative o di significato incompiuto/contraddittorio è, infatti, possibile assumere come obiettivo delle azioni di riqualificazione la costruzione di luoghi significativi; località centrali, percorsi e tessuti, nei quali alle funzioni pubbliche di servizio si accompagnino scelte strutturali di impianto costruite per creare un sistema complessivo gerarchicamente strutturato e riconoscibile, operazione questa da condurre con i criteri metaprogettuali esplicitati attraverso specifiche schede-progetto.
 
Nella maggior parte dei casi tali obiettivi di ricomposizione della qualità urbanistica si sovrappongono a quelli riallineamento funzionale delle singole zone urbanistiche.
 
Intervenire sulla dotazione funzionale delle zone urbanistiche è pertanto operazione che non può essere disgiunta da un'efficace ricostruzione di luoghi urbani significativi, nei quali gli abitanti possano identificarsi, riconquistando quel senso di appartenenza al proprio territorio che era tipico dell'"abitare" la città storica.
 
L'approccio progettuale strategico non può, dunque, separare l'aspetto funzionale da quello di impianto ma deve essere complessivo ed integrato, superando in tal senso da una parte gli schemi funzionalisti e dall'altra un approccio esclusivamente architettonico/progettuale.
In questo senso il caso della città di Modena è abbastanza esemplare in quanto dalle analisi complessive condotte sulle singole zone urbanistiche risulta evidente che, mentre la dotazione funzionale è adeguata rispetto alla domanda esistente, la qualità urbanistica di impianto è sostanzialmente incompleta.
Ciò vuol dire che il sistema dei servizi pubblici, distribuito sul territorio con i metodi tipici dello zoning funzionalista non è stato in grado di assumere quel valore strutturante che le funzioni e gli spazi pubblici hanno nelle città storiche e devono tornare ad assumere nelle città post-funzionalista.
E' infatti proprio il sistema degli spazi pubblici che deve costituire l'impianto strutturante della città, attraverso la creazione di un insieme gerarchicamente organizzato di luoghi significativi e riconoscibili, punti di riferimento dell'orientamento e dell'identificazione nella città, nei quali le funzioni pubbliche si esprimono in assetti significativi.

 
 
 
Vai su @


 

 
   home | pug | prg storico | peep | pip | piani particolareggiati | piani di recupero | laboratorio della città | centro storico
cartografia | toponomastica | relazioni con le università | segreteria | cronologia delle pubblicazioni | amministrazione trasparente | mailing list
avvisi e bandi del Settore | pratiche edilizie | delibere | Monet | cerca