Comune di Modena
Servizio Pianificazione Urbanistica   Piano Strategico dei Servizi
 

Il Piano Strategico dei Servizi
Uno strumento integrato di governo delle trasformazioni urbane

 
Premessa | Criteri progettuali | Sistema delle zone urbanistiche | Valutazione della dotazione funzionale | Sistema della mobilità | Analisi della qualità urbanistica di impianto | Verifica di sostenibilità urbanistico-ambientale | Conclusioni
 
Elaborati grafici: Individuazione delle Zone Urbanistiche | Carta della Domanda | Carta dell'Offerta | Analisi della Qualità urbanistica di impianto | Mobilità - Obiettivi - Sostenibilità
 


Valutazione della dotazione funzionale
 
All'interno del Piano Strategico dei Servizi, per attività di servizio intendiamo un'azione che dà risposta ad un bisogno sociale diffuso. Intesa in questo senso essa riveste comunque un interesse pubblico al di là del fatto che il soggetto fornitore sia direttamente pubblico o privato. Le attività di servizio possono, pertanto, essere a gestione sia pubblica che privata, ma avendo un rilevante interesse pubblico, richiedono, comunque, un ruolo di indirizzo (a monte) e controllo (a valle) degli enti istituzionalmente competenti, cioè un'azione di "GOVERNANCE" pubblica. Questa non può che essere "LOCALE". Ogni comunità, infatti, deve poter determinare delle specifiche risposte ai propri significativi bisogni diffusi, sia pure all'interno di un comune quadro generale di riferimento.
 
La valutazione della dotazione funzionale è stata riferita al sistema delle Zone Urbanistiche prima descritte, associando, a ciascun livello individuato, una dotazione polifunzionale, caratteristica, di attrezzature di servizio.

  1. Al livello di base dell'UNITA' DI ABITAZIONE, ovvero del nucleo elementare di residenza, si aggrega un insieme di servizi di prima necessità, come veri prolungamenti dell'abitazione quali l'asilo nido, la scuola materna, il commercio di vicinato e l'artigianato di servizio, la farmacia e la medicina di base, un nucleo di verde per il gioco dei bambini e la sosta degli anziani, attrezzature per il fitness. Le attrezzature devono, comunque, essere raggiungibili a piedi.
     

  2. Al livello dell'UNITA' RESIDENZIALE sono da prevedere servizi specifici di livello superiore, comunque ancora legati all'abitazione, quali la scuola elementare e media, la biblioteca ed il centro sociale, il poliambulatorio e la casa protetta, il parco di quartiere, attrezzature sportive, la chiesa, l'ufficio postale, la media distribuzione commerciale. Questo livello è riconducibile a quello classico del quartiere, con un ambito spaziale in cui gli spostamenti possono avvenire comunque in bicicletta e con il mezzo pubblico.
     

  3. Al livello del SETTORE URBANO la residenza si connette non soltanto con i servizi orientati verso gli abitanti insediati nell'area, ma anche con funzioni urbane di tipo superiore (terziario-direzionale). Le attrezzature di servizio ad esso associate hanno dunque rilevanza urbana, quali le scuole medie superiori, le cliniche e le strutture per l'handicap, gli spazi teatrali decentrati ed i cinema multisala, le sedi circoscrizionali, la grande distribuzione commerciale, i parchi urbani, i centri natatori. In questo caso l'accessibilità è, comunque, anche veicolare con il mezzo privato.

E' evidente che questa schematizzazione del sistema dei servizi come elemento fondamentale della struttura urbana va preso unicamente come semplice schema di riferimento.
In relazione a tale schema le tabelle che seguono identificano l'insieme dei servizi associati a ciascun livello, secondo una prima ipotesi di studio assunta quale elemento di indirizzo.
L'individuazione delle funzioni di servizio nasce da un'analisi dei bisogni; vecchi nuovi ed emergenti, che va al di là della tradizionale classificazione degli standards urbanistici, assumendo anche attività di supporto di tipo strettamente privato, quali il commercio, lo spettacolo o più in generale il loisir.
Per ogni tipologia di servizio è poi necessario condurre un'analisi di dettaglio in termini costi-efficacia che, partendo da considerazioni di efficienza gestionale possa consentire di individuare dei valori di soglia considerati ottimali, rispetto al numero di utenti, alla superficie utile ed alla superficie fondiaria, anch'essi esplicitati nelle tabelle.
Occorre inoltre, aggiungere che la valutazione dell'offerta complessiva di attrezzature di servizio coinvolge naturalmente anche le strutture "private" da considerare in maniera analoga a quelle pubbliche nella prefigurazione di un sistema integrato e complementare, fortemente regolato da un'azione di "governance" pubblica.
 
  Ambito di riferimento: Unità di abitazione - Abitanti 5.000/10.000 Piano Strategico dei Servizi - Tabella 1 - Ambito di riferimento: Unità di abitazione - Abitanti 5.000/10.000 (in formato PDF) PDF 33KB
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  Ambito di riferimento: Unità residenziale - Abitanti 15.000/20.000 Piano Strategico dei Servizi - Tabella 2 - Ambito di riferimento: Unità residenziale - Abitanti 15.000/20.000 (in formato PDF) PDF 35KB
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  Ambito di riferimento: Quartiere urbano - Abitanti 50.000 Piano Strategico dei Servizi - Tabella 3 - Ambito di riferimento: Quartiere urbano - Abitanti 50.000 (in formato PDF) PDF 34KB
Scarica il file "Piano Strategico dei Servizi - Tabella 3 - Ambito di riferimento: Quartiere urbano - Abitanti 50.000" (formato XLS) XLS 5KB
Le zone urbanistiche si integrano tra loro in un sistema gerarchico coerente, nel quale quelle di livello superiore contengono quelle di livello inferiore, ma ognuna conserva la propria specificità.
 
Attraverso un confronto fra la DOMANDA (dovuta alla popolazione residente, presente e potenzialmente prevedibile) e l'OFFERTA (di attrezzature di servizio esistenti) è possibile determinare per ciascuna ZONA URBANISTICA una valutazione di criticità che è:

  • qualitativa, in funzione della presenza o meno delle attrezzature relative a ciascun livello funzionale;
     

  • quantitativa, in funzione di un'analisi in termini di efficacia rispetto ai predeterminati valori ottimali di soglia gestionale per ciascuna attrezzatura;

Da tale valutazione di criticità deriva l'individuazione delle POLITICHE DI INTERVENTO che, per ciascuna zona urbanistica possono essere di:

  • INCREMENTO DELL'OFFERTA per le zone urbanistiche carenti;
     

  • CONSOLIDAMENTO DELL'ASSETTO ATTUALE per le zone urbanistiche adeguate;
     

  • INCREMENTO DELLE PREVISIONI INSEDIATIVE O DISMISSIONI PATRIMONIALI per le zone urbanistiche sovradimensionate.

Dalla quantificazione parametrica degli INTERVENTI DI RIALLINEAMENTO si può altresì, desumere il costo di massima degli interventi necessari all'attuazione delle politiche individuate.

 
 
 
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